
Convegno Fondazione An
L’Italia dei conservatori: a Roma un convegno per ridefinire l’identità della destra italiana
Alla Sala Angiolillo di Palazzo Wedekind, voci a confronto tra storia, cultura e attualità politica
Martedì 1 aprile alle ore 18, nella solenne cornice della Sala Angiolillo di Palazzo Wedekind a Roma (Piazza Colonna 366), la Fondazione Alleanza nazionale, in collaborazione con la casa editrice Giubilei Regnani e il Secolo d’Italia, accende i riflettori su una parola che ha radici antiche e un presente più che mai vivo: conservatorismo.
Presentazione del libro “L’Italia dei conservatori”
L’occasione è la presentazione del nuovo libro di Francesco Giubilei, «L’Italia dei conservatori. Storia del conservatorismo italiano dall’antica Roma al governo Meloni», un volume che si propone di tracciare, con rigore storico e sguardo politico, la genealogia di un pensiero troppo spesso ridotto a caricatura.
Voci a confronto: da Porro a Rutelli, passando per Bocchino
Il convegno sarà aperto da Antonio Giordano, vicepresidente della Fondazione Alleanza nazionale, deputato di Fratelli d’Italia e segretario generale di Ecr party, mentre a moderare sarà Maria Antonietta Spadorcia, vicedirettore del Tg2. Sul palco, insieme all’autore, interverranno Italo Bocchino, Nicola Porro e Francesco Rutelli, in un dialogo che promette di unire prospettive diverse su un tema comune: il significato, oggi, di essere conservatori.
Giordano: “Un evento per approfondire il conservatorismo”
«Dopo l’ottima riuscita del convegno al Senato in occasione del ventennale dalla scomparsa di Giovanni Paolo II nei giorni scorsi», spiega Giordano, «la Fondazione An promuove un nuovo evento in cui approfondire il significato e il concetto di conservatorismo da una prospettiva italiana, proprio mentre c’è un governo a trazione conservatrice».
Una parola al centro del dibattito pubblico, troppo spesso fraintesa
Un governo che, nella figura di Giorgia Meloni, ha visto per la prima volta a Palazzo Chigi un presidente del Consiglio a definirsi senza esitazioni «conservatore». Ma che cosa significa, davvero, questa parola in Italia? Giubilei prova a rispondere nel suo saggio, affondando la penna nella storia.
«Il termine conservatore negli ultimi anni ha assunto una centralità crescente nel dibattito pubblico», osserva l’autore, «ma non ci si è sufficientemente soffermati sulla genesi del conservatorismo italiano, sui suoi riferimenti e sulle principali posizioni che lo caratterizzano. Per questo abbiamo promosso questo convegno, con l’obiettivo di sviluppare la visione politico-culturale dei conservatori italiani».
Il filo rosso della tradizione che attraversa i secoli
Nel libro, Giubilei ricostruisce la tradizione conservatrice da Catone a Cicerone, dal cattolicesimo medievale all’ordine veneziano, fino al rifiuto delle derive giacobine della Rivoluzione francese. Una linea carsica che attraversa i secoli, passando per figure come Leo Longanesi e Indro Montanelli, fino all’assenza nel Novecento di un grande partito conservatore in Italia. Una lacuna che, secondo l’autore, il governo Meloni potrebbe finalmente colmare.