
Il ministro a La Stampa
Lollobrigida: “Sui dazi serve un compromesso virtuoso. Pronti a sostenere il settore del vino”
L’anniversario dei Trattati di Roma, che ieri hanno compiuto 68 anni, è l’occasione perfetta per sottolineare “l’importanza di un mercato aperto, della cooperazione, della centralita’ degli scambi commerciali per costruire alleanze e periodi di pace”, dice il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida alla “Stampa”.
I dazi “sono culturalmente inaccettabili. Illogici, se vengono applicati tra alleati che dovrebbero invece crescere insieme”, afferma il ministro dell’Agricoltura. Alla domanda se l’imposizione di dazi potrebbe incrinare l’alleanza con gli Stati Uniti, Lollobrigida risponde: “Certo, è normale. La storia insegna che quando gli interessi economici sono convergenti, anche le criticità nei rapporti tra Paesi è minore. Ora stiamo cercando di trovare un punto di equilibrio. Ma il Wto, che in passato era l’organismo deputato a garantire quell’equilibrio, non è più in grado di regolare dinamiche di mercato mondiali”.
Lollobrigida: “Sui dazi l’Ue è l’unica titolata a trattare”
“L’Ue è l’unica titolata a trattare su questo fronte e noi sosteniamo pienamente il commissario Maroš Šefcovic, che ora è a Washington per negoziare”, aggiunge, “l’importante è che quel tavolo non si trasformi in un moltiplicatore di aggressività. Si deve trovare un compromesso virtuoso, perché solo il mercato comune può renderci entrambi più forti”. E sulla posizione della Lega, che preferirebbe accordi bilaterali Italia-Usa rispetto a trattative europee Lollobrigida sottolinea: “Sono le regole dei trattati: sul commercio estero tratta l’Ue, non le singole nazioni. Poi questo non esclude che si costruiscano accordi tra Italia e Usa, ma sempre in un’ottica europea. Di certo, non per indebolirla. Se l’Italia sensibilizza un partner extra Ue su un tema come l’indicazione dell’origine geografica nell’agroalimentare, ad esempio, lo fa soprattutto nel suo interesse, ma è altrettanto utile all’Europa”.
Parlando dei dazi che potrebbero colpire il settore del vino, Lollobrigida delinea la strategia del governo. “Se ce ne fosse bisogno – garantisce l’esponente di FdI – sosterremo il settore, anche economicamente. Per fortuna, grazie all’azione promozionale e all’allarme lanciato fin da ottobre su possibili dazi sugli alcolici europei, il vino italiano ha segnato il suo record storico di esportazioni. C’è una corsa agli approvvigionamenti negli Usa, perché non è un bene deperibile” Per poi aggiungere: “Abbiamo le spalle larghe per affrontare qualunque tipo di crisi, ma prima di tutto quella crisi vogliamo evitarla. A rischiare, comunque – conclude il ministro – sono soprattutto i vini di basso valore, e non è il caso delle produzioni italiane che hanno una straordinaria qualità”.