
Il videomessaggio
Londra, vertice mondiale sui migranti. Orgoglio Meloni: “Il nostro modello Albania apripista per l’Europa”
Quaranta paesi di tutto il mondo sono oggi rappresentati, a Londra, nel super vertice sulla sicurezza e la lotta all’immigrazione illegale organizzato dal premier britannico Keir Starmer, “primo grande vertice internazionale tenutosi nel Regno Unito per affrontare l’emergenza dell’immigrazione illegale”, è la definizione utilizzata dalla diplomazia britannica. Il vertice si svolgerà sotto la guida del ministro dell’Interno, Yvette Cooper e vedrà la partecipazione di rappresentanti del resto dell’Europa, dell’Asia, del Medio Oriente, dell’Africa e del Nord America, compresi gli Stati Uniti. L’immigrazione illegale è una sfida impellente per il premier laburista, entrato in carica lo scorso luglio, che ha promesso, come i suoi predecessori conservatori, di arginare il fenomeno delle “piccole imbarcazioni” contrastando le reti di trafficanti di esseri umani. Tuttavia, nei primi tre mesi del 2025, il Regno Unito ha registrato un nuovo record di 5.840 migranti arrivati dopo aver attraversato la Manica su imbarcazioni di fortuna.
Il vertice sui migranti a Londra e l’emergenza su scala mondiale
“Non credo semplicemente che sia impossibile contrastare la criminalità organizzata legata all’immigrazione. Dobbiamo unire le nostre risorse, condividere la nostra intelligence e le nostre tattiche e affrontare il problema a monte”, ha detto Starmer, secondo una dichiarazione diramata dal ministero dell’Interno britannico. I ministri discuteranno delle tematiche riguardanti le attrezzature, le infrastrutture e i documenti falsi che le bande criminali utilizzano per far entrare illegalmente persone nel Regno Unito. Esamineranno inoltre il funzionamento delle reti e cercheranno di “stabilire un consenso globale sulla lotta” contro il reclutamento di migranti online.
Il video messaggio di Giorgia Meloni sul modello Albania
“Ringrazio il Primo Ministro Starmer, l’amico Keir, per l’invito a questo importante Summit dedicato alla sicurezza dei confini. È una priorità che l’Italia e il Regno Unito condividono e che rappresenta un punto fondamentale della cooperazione bilaterale tra le nostre Nazioni, perché siamo entrambi convinti che dalla sicurezza dipenda la nostra libertà, la prosperità e il benessere dei nostri popoli”, ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel videomessaggio inviato al Border Security Summit.
“Abbiamo insieme ancora tanto lavoro da fare, e io sono molto contenta di poter contare sul sostegno e sulla collaborazione del Regno Unito in questa sfida. Sono convinta che il Summit di oggi ci permetterà di rafforzare ancor di più la nostra sinergia, e di spingere l’acceleratore verso nuovi progetti e iniziative concrete”, dice la premier. “Combattere l’immigrazione illegale significa, anche, favorire quella legale, e riaffermare il principio che spetta ad ogni Nazione, e non ai trafficanti, decidere chi deve entrare e chi no sul proprio territorio”, afferma Meloni nel suo intervento.
“Con Keir – sottolinea – siamo inoltre d’accordo che non bisogna aver paura di immaginare e costruire soluzioni innovative, come quella avviata dall’Italia con l’Albania. Modello criticato all’inizio ma che ha poi raccolto sempre più consenso, tanto che oggi l’Unione Europea propone di creare centri per i rimpatri nei Paesi terzi. Ciò vuol dire che avevamo ragione, e che il coraggio di fare da apripista è stato premiato”, rivendica la premier.
“‘Follow the money’ modello per contrasto trafficanti”
Con Starmer poi “siamo d’accordo che la sicurezza dei confini passa anche e soprattutto dal governo dei flussi migratori e dal contrasto all’immigrazione illegale di massa. Fenomeno globale, che interessa particolarmente l’Europa, dentro e fuori i confini Ue. È il motivo per il quale i nostri governi stanno lavorando insieme da tempo per sconfiggere le organizzazioni criminali che lucrano sulla disperazione e sul legittimo desiderio delle persone di avere condizioni di vita migliori”.
“Stiamo unendo gli sforzi, facendo parlare di più le Forze di polizia, i servizi di intelligence e le autorità giudiziarie perché l’obiettivo comune è puntare al cuore del problema, che sono i profitti di scafisti e trafficanti. E lo stiamo facendo – rimarca la premier – seguendo quella straordinaria intuizione di due grandi giudici italiani, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che è riassunta nelle parole ‘follow the money’ e che è diventata un modello internazionale”. “Altrettanto cruciale, in questo senso, è il rafforzamento della cooperazione di Europol e Eurojust con i Paesi terzi”, sottolinea Meloni.