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Lucia Annunziata Schlein

Pd nel caos

Lucia Annunziata fa a pezzi Elly: “Schlein ambigua sull’Ucraina, un leader deve dire da che parte sta”

Politica - di Luisa Perri - 14 Marzo 2025 alle 09:51

Dopo la spaccatura della delegazione Pd a Strasburgo, di cui fa parte come indipendente, Lucia Annunziata, in un’intervista alla Stampa, attacca Elly Schlein: “Dal primo giorno è così. Sulla guerra in Ucraina, sulle armi, ci sono sempre state posizioni diverse tra noi”. Ora “è tutto molto esagerato, quello che fanno questi poveri 21 eurodeputati non segna la sorte dell’Europa o dell’Italia. Secondo me non rappresenta nemmeno lo sfascio del Pd”. Certo, aggiunge, “non posso negare che tra noi ci siano state tensioni, ma è un tema complesso, su cui ci sono sensibilità diverse, a Bruxelles come a Roma. Credo che per il Pd non sarà semplice nemmeno il passaggio parlamentare della prossima settimana, sempre sul tema della difesa europea”.

Annunziata su Schlein: “Chi vuole governare deve dire da che parte sta”

“Credo che Elly – aggiunge Annunziata – non possa permettersi nessuna ambiguità sulle scelte di politica estera. Una leader che ambisce ad andare a Palazzo Chigi deve essere chiara sulla collocazione del Paese a livello internazionale. Anche a costo di veder andare via dal partito chi la pensa diversamente”.

Sul voto di astensione però “non mi ha convinta, ci siamo sentite al telefono – racconta l’eurodeputata – e mi ha spiegato il suo punto di vista. Ma io volevo votare sì e penso che additare chi lo ha fatto come un guerrafondaio sia inaccettabile. Mi sono astenuta per una questione di lealtà politica nei confronti della segretaria, visto che sono stata eletta con il Pd. Io non sono iscritta, non sono mai stata iscritta a nessun partito, ma credo sia giusto rispettare la linea. Ammetto che non è stato semplice, visto il mio ruolo istituzionale di componente della commissione Difesa, che segue da vicino questo dossier e conosce i dettagli”. Ma l’astensione, per Annunziata, “non è stato un grande gesto, ma è stato un passo in avanti, visto che all’inizio si pensava addirittura di votare contro. Invece così siamo rimasti dentro il processo, abbiamo l’opportunità di contribuire a modificare e migliorare quello che non va”.

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di Luisa Perri - 14 Marzo 2025