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Lucio Corsi nel mirino dei Rom: in una canzone parla di “bambini rapiti dagli zingari e portati nei loro campi” (video)

Il cantautore sotto accusa

Lucio Corsi nel mirino dei Rom: in una canzone parla di “bambini rapiti dagli zingari e portati nei loro campi” (video)

Cronaca - di Monica Pucci - 17 Marzo 2025 - AGGIORNATO 17 Marzo 2025 alle 17:36

Quel testo di Lucio Corsi non piace a Rasid Nikolić, marionettista Rom che si sente offeso dalle parole del cantautore italiano che sotto metafora, in “Altalena boy”, racconta della sparizione di un bambino, forse “rapito dagli zingari”. Secondo Nikolic, “Corsi ha deciso consapevolmente di dare spazio e amplificare un’accusa falsa e discriminatoria”.
“C’è chi dice, ‘L’hanno preso i marziani per poterlo studiare’, c’è chi dice ‘l’hanno preso gli zingari e l’han portato in un campo fuori Roma’, c’è chi dice, ‘l’hanno preso gli alberi l’hanno nascosto nella chioma”, è scritto nel testo. Ma a quanto pare, i marziani non si sono offesi.
Altalena Boy, il pezzo di Corsi del 2015, invece è finito nel mirino dei Rom.

Lucio Corsi e le accuse dei Rom

“Dopo vari tentativi di comunicazione senza riscontro a partire dal 26 Febbraio ci apprestiamo a esprimere pubblicamente la nostra profonda apprensione riguardo ai contenuti della canzone Altalena Boy di Lucio Corsi. In particolare, riteniamo estremamente grave l’utilizzo del termine ‘Zingaro’ che è un insulto, un dispregiativo che significa ‘schiavo’. Consideriamo inoltre ancora più grave la diffusione dello stereotipo infondato secondo cui i Rom ruberebbero i bambini, un pregiudizio che ha avuto e continua ad avere conseguenze discriminatorie e violente sulla nostra comunità. La sua perpetuazione, specialmente in una canzone dal tono giocoso e infantile, contribuisce a normalizzare un’idea pericolosa e a rafforzare pregiudizi che ancora oggi alimentano odio e discriminazione”, scrive Nikolic su Instagram, con tanto di video.

“Mentre altri gruppi minoritari godono di tutele contro il linguaggio d’odio, rom e sinti continuano a essere bersaglio di insulti e discriminazioni sistemiche. Il razzismo contro di noi è accettato e normalizzato. È tempo di cambiare”, dice l’artista Rom. E un suo follower gli risponde: “Se conoscete un po’ Lucio corsi vi accorgerete che è proprio lo stereotipo che denuncia con quella frase”.

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di Monica Pucci - 17 Marzo 2025