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Le proposte
L’Ue pronta a illustrare il Piano per il riarmo europeo: «In arrivo la lettera agli Stati membri»
Von der Leyen: «Incremento massiccio nella difesa». La bozza delle conclusioni del Consiglio europeo chiede alla Commissione più flessibilità e si rivolgono anche alla Banca europea per gli investimenti
«Sto preparando intensamente il Consiglio Europeo insieme al presidente Antonio Costa. Domani informerò gli Stati membri con una lettera sul piano per riarmare l’Europa». Lo ha spiegato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, rispondendo ad una domanda sul riarmo europeo non prevista a Bruxelles, alla fine di una dichiarazione alla stampa sul dialogo strategico con il settore automotive.
Von der Leyen annuncia la lettera sul Piano per il riarmo europeo
«Abbiamo bisogno di un incremento massiccio nella difesa, senza dubbio», ha proseguito von der Leyen parlando del riarmo europeo e sottolineando che in Ucraina «vogliamo una pace duratura, ma la pace duratura si costruisce solo con la forza». «E la forza – ha avvertito – inizia con il rafforzamento di noi stessi. Questo è lo scopo del piano che presenterò domani agli Stati membri per riarmare l’Europa».
Cosa chiede la bozza delle conclusioni del Consiglio europeo straordinario
Nella bozza delle conclusioni del Consiglio europeo straordinario del 6 marzo, datata 27 febbraio e ancora soggetta a trattative e revisione da parte degli sherpa, i leader dell’Ue avvertono che la guerra in Ucraina e le sue ripercussioni sulla sicurezza europea «rappresentano una sfida esistenziale per l’Unione europea» e sottolineano «la necessità che gli Stati membri continuino ad aumentare in modo sostanziale la spesa per la difesa». L’Europa, vi si legge, deve darsi come obiettivo quello di essere «più sovrana, più responsabile della propria difesa e meglio attrezzata per affrontare autonomamente le sfide immediate e future».
Non solo Commissione: i leader europei si rivolgono anche alla Banca europea per gli investimenti
Il Consiglio europeo, che sottolinea anche la necessità di proteggere i confini esterni e in particolare quelli sul fronte est, invita poi la Commissione a «raccomandare senza indugio una via da seguire per quanto riguarda l’uso di flessibilità nell’ambito del Patto di stabilità e crescita per agevolare una spesa per la difesa significativa a livello nazionale» e «a proporre ulteriori fonti di finanziamento per la difesa a livello comunitario, anche attraverso un’ulteriore flessibilità nell’uso dei fondi strutturali e a presentare rapidamente proposte pertinenti».
Per il cessate il fuoco in Ucraina necessario «un accordo di pace complessivo»
Un invito, inoltre, viene rivolto anche al consiglio dei governatori della Banca europea per gli investimenti affinché adattino «ulteriormente e con urgenza le pratiche in materia di prestiti all’industria della difesa, in particolare rivalutando l’elenco delle attività escluse». Per i capi di Stato e di governo dell’Ue, inoltre, secondo quanto si legge nella bozza, in Ucraina «un cessate il fuoco può avere luogo solo nell’ambito di un accordo di pace complessivo». «Qualsiasi accordo simile dovrebbe essere accompagnato da garanzie di sicurezza per l’Ucraina robuste e credibili».
La necessità di una difesa Ue più forte per la sicurezza globale e transatlantica
Una Ue più forte e più capace nel campo della sicurezza e della difesa «contribuirà positivamente alla sicurezza globale e transatlantica ed è complementare alla Nato, che rimane, per gli Stati che ne fanno parte, il fondamento della loro difesa collettiva», prosegue il testo che introduce anche un richiamo al futuro libro della bianco della difesa e agli «elementi in esso contenuti per incrementare in modo sostanziale il finanziamento della difesa europea».