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Fidanza vino

In alto i calici a Bruxelles

L’Ue stappa il “Pacchetto Vino”, Fidanza brinda alla svolta: “Finalmente sostegno vero al settore”

Federvini parla di "una cambio di marcia atteso da anni", Confcooperative esulta per "la visione pragmatica" e Confagricoltura chiede "più flessibilità sulle risorse"

Europa - di Alice Carrazza - 28 Marzo 2025 alle 19:38

A Bruxelles si è finalmente stappata la bottiglia. A farlo, questa volta, è stato il commissario europeo all’Agricoltura Christophe Hansen, che ha presentato il nuovo Pacchetto Vino: un insieme di misure strutturate e ben articolate, pensate per offrire respiro concreto a un comparto che non ha bisogno di retorica, ma di certezze, flessibilità e interventi reali. «Nel percorso di approvazione che coinvolgerà il Parlamento europeo, siamo pronti a fare la nostra parte per rispondere con celerità alle necessità del settore», promette Carlo Fidanza capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, coordinatore del gruppo Ecr in commissione Agri e vicepresidente dell’intergruppo Vino.

Fidanza: “Una buona notizia per un settore di eccellenza”

Ed è proprio Fidanza a dar voce alla proposta: «Il pacchetto vino presentato oggi dal commissario Hansen è una buona notizia per un settore di eccellenza che oggi attraversa una situazione di difficoltà e necessita di certezze normative e sostegno».

«Bene quindi – sottolinea – la flessibilità concessa agli Stati membri nell’autorizzazione di nuovi impianti viticoli; benissimo il sostegno finanziario fino all’80% per gli investimenti connessi alla mitigazione dei rischi climatici; ottima la proposta di armonizzare le etichette elettroniche, riducendo gli oneri amministrativi e garantendo allo stesso tempo una facile comprensione ai consumatori, affermando così un modello informativo che supera la criminalizzazione strisciante degli ultimi anni», sottolinea.

Sul “Pacchetto Vino” FdI è pronta a fare la sua parte

Parole pesate, perché nel bicchiere europeo – da anni – aleggia una cappa ideologica fatta di proibizionismi travestiti da salutismo, di crociate moralistiche contro il vino tradizionale. E Fidanza questo lo sa. Così, aggiunge: «Bene anche il supporto alla promozione, l’estensione ai consorzi di tutela delle misure di sostegno all’enoturismo, così come la volontà di portare chiarezza e trasparenza sui “vini dealcolati”, che da un lato rappresentano un segmento in espansione su alcuni mercati extra-Ue e su alcune fette di pubblico ma dall’altro non devono indurre in errore i consumatori penalizzando il vino tradizionale».

Bruxelles cambia rotta sul vino

Il pacchetto, presentato, introduce un ventaglio di misure che, per una volta, non si limitano al maquillage burocratico. Dalla possibilità per gli Stati membri di intervenire su reimpianti e nuovi impianti, fino alla «vendemmia verde» e all’estirpazione mirata per contenere le eccedenze. Ma è sulle etichette e sulla questione «vino senza alcol» che si intravede un cambio di rotta atteso da anni.

Federvini: “Apprezziamo molto le soluzioni individuate”

Federvini, con Micaela Pallini, applaude senza riserve: «Apprezziamo il Pacchetto Vino non solo per la tempestività con cui la Commissione europea ha voluto dare seguito alle istanze del settore, ma soprattutto per la qualità delle soluzioni individuate».

Confcooperative: “Visione strategica, finalmente”

Anche Confcooperative, attraverso le parole del presidente del settore vitivinicolo di Fedagripesca Luca Rigotti, riconosce nella proposta europea un’impronta concreta: «Le proposte avanzate dal Commissario sono improntate ad una visione strategica e lungimirante per il settore vitivinicolo europeo». E ancora: «La possibilità di produrre spumanti dealcolati e vini aromatizzati amplia il ventaglio di offerta, attirando nuovi consumatori e diversificando l’offerta delle cantine».

A colpire è l’idea di armonizzare le etichette elettroniche attraverso un Qr code unificato, alleggerendo così il peso delle pastoie burocratiche, spesso letali per le piccole e medie imprese. «Una scelta visionaria», la definisce Rigotti.

Confagricoltura: “Ora serve flessibilità finanziaria”

Della stessa linea Confagricoltura: «È un segnale che evidenzia l’importanza del comparto per tutta l’Europa». Ma il presidente Massimiliano Giansanti avverte: «Chiediamo che la maggiore flessibilità contenuta in alcune misure sia applicata anche alla gestione finanziaria per un migliore utilizzo delle risorse».

Il rischio, concreto, è quello di dover restituire milioni di euro inutilizzati a Bruxelles: «Somme che le imprese possono impiegare per gli investimenti in campo e in cantina, nonché per la promozione dei vini e dei territori di produzione nell’ottica di un allargamento del mercato e nella formazione di consumatori consapevoli»,

Uiv: “Finalmente uno strumento utile, da perfezionare”

Infine, il segretario generale dell’Unione italiana vini Paolo Castelletti sottolinea: «La proposta risponde alla necessità di sviluppare interventi normativi specifici e mirati per il nostro settore in un momento così delicato su tutti i fronti, da quello geopolitico a quello economico-commerciale, ma anche ambientale e sociale».

«Riteniamo che questa proposta rappresenti oggi un buon punto di partenza», il suo giudizio. E poi l’appello: «Siamo a disposizione del ministero dell’Agricoltura e del Parlamento Europeo per dare il contributo della filiera al perfezionamento del testo in vista della discussione e approvazione del regolamento».

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di Alice Carrazza - 28 Marzo 2025