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Coperte termiche dei migranti sulla Basilica della Santissima Annunziata di Firenze

Retorica immigrazionista

L’ultima trovata buonista: coperte dei migranti sulla basilica di Firenze. FdI: “Schifezza estetica irrispettosa sul piano politico”

Il caso: la chiesa della Santissima Annunziata ospita l’installazione che riveste le porte della basilica con le coperte termiche dorate in cui vengono avvolti i migranti. Grido d’allarme di FdI: "Non si strumentalizzi il disagio sociale"

Politica - di Chiara Volpi - 26 Marzo 2025 alle 16:28

Ci risiamo: sembra che il modello d’accoglienza coatta di don Biancalani imperversi in Toscana, impositivamente, arrivando a toccare oltre alle arterie provinciali della regione, anche il suo cuore pulsante: Firenze. Con un passo in più, che stavolta coinvolge sempre le chiese e i luoghi di culto adattati a ricoveri di un’emergenza che da temporanea si stabilizza nel tempo (come molte delle realtà precarie del Bel Paese eterne insegnano). Ma non solo in quanto riadattate a spazi di pernotto e intrattenimento, ma come open space aperti alla rivisitazione artistica prodromica e funzionale alla propaganda buonista dem. E allora chiariamo, partendo dai fatti.

Firenze, la nuova installazione fa discutere: le coperte dei migranti sulle porte della Basilica

E i fatti sono quelli che riguardano e vedono in primo piano in queste ore l’installazione di coperte termiche dorate sulle porte della Basilica della Santissima Annunziata, voluta da alcune associazioni per sensibilizzare sul problema dell’emergenza abitativa per l’accoglienza dei migranti, che ha suscitato reazioni contrastanti. Più precisamente: dell’installazione allestita in occasione del Giubileo 2025  per la chiesa della Santissima Annunziata a Firenze, che ospita l’opera temporanea dell’artista Giovanni De Gara che riveste le porte della Basilica d’oro in segno di richiamo alle coperte termiche dorate in cui vengono avvolti i migranti quando vengono soccorsi.

Un’iniziativa discussa che divide la cittadinanza e la politica

A riguardo, tra le voci più critiche spicca quella di Fratelli d’Italia, che denuncia l’iniziativa come «esteticamente indegna» e come un gesto che non porta soluzioni concrete al problema dei senzatetto, ma piuttosto offende la bellezza e il decoro di un luogo simbolo della città. Che tradotta fuori dalla grammatica buonista e dalla logica del linguaggio politically correct tanto caro ai radical chic della sinistra al caviale significa: un delirio crescente quanto suscettibile a libere interpretazioni, frutto di dissertazioni di parte e di discriminazioni implicite per chi non la pensa allo stesso modo e solleva lecita obiezioni.

Le coperte termiche dei migranti sulla basilica: atto politico e delirio “politicamente corretto”

E tutto nell’ottica che si cerca di far passare come omnicomprensiva delle “teorie no borders” declinate a logiche politiche di parte. A tutti i costi. Sì, perché è questa la cornice del quadro incastonato a Firenze, ultimo presidio rosso, dove appunto è stata inaugurata nella Basilica della Santissima Annunziata l’installazione denominata “Eldorato, nascita di una Nazione” dell’artista fiorentino Giovanni de Gara, che dal 2018 riveste le porte delle chiese con le coperte termiche consegnate ai migranti giunti nei porti europei.

Migranti, il tema tra strumentalizzazioni scenografiche e necessità concrete

Un chiaro simbolo – un innegabile appello – dell’accoglienza tout court presentato su un piatto d’argento servito a nuora perché suocera intenda, e di fatto imposto ai più, per quanto indigesto a molti. Come ci ricorda allora tra gli altri Il Tempo in un servizio dedicato alla vexata quaestio, allora, «il progetto artistico, partito quasi dieci anni fa dalla Basilica di San Miniato al Monte – come ricorda il Corriere Fiorentino – è tornato così nel capoluogo toscano, dopo aver fatto tappa in tutta Italia. Da Lampedusa a Venezia, da Genova a Palermo, da Parma a Napoli, le porte d’oro hanno cercato di “sensibilizzare e promuovere — racconta De Gara — una riflessione profonda sulle migrazioni, sulle terre promesse e negate e sull’aspirazione a un mondo diverso”.

La deriva immigrazionista della sinistra cittadina

Una scelta che però, oltre ad aver sollecitato dei reazioni di molti, ha motivato il commento del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Alessandro Draghi. Il quale, tutt’altro che convinto e concorde con la decisione dell’installazione “artistica” dai risvolti ” sociali – il medium è il messaggio, diceva in epoca non sospetta Marshall McLuhan – ha tuonato: «La deriva immigrazionista della sinistra cittadina oggi, nel giorno del Capodanno Fiorentino, ci regala la porta di una delle più importanti basiliche della città, la SS. Annunziata, fasciata con coperte termiche».

Provocazione artistica o propaganda?

Aggiungendo anche: «Sul piano politico e anche artistico, mettere le coperte termiche su una chiesa è, oltreché irrispettoso, una schifezza anche estetica. Quale nazione – si chiede l’esponente di FdI – quella dei clandestini? Se proprio si vuole fare una provocazione artistica, si costruisca in un luogo del centro, lontano da luoghi di culto, un’installazione ma fatta con fogli di via. Così invece è solo una bruttura e una mancanza di rispetto».

Coperte dei migranti sulla basilica di Firenze: un’iniziativa simbolica che non risolve i problemi

Insomma, un simbolo di cura e attenzione che senza dubbio si devono a bisognosi e profughi, ma che non può e non dovrebbe forzare l’arte e l’identità storica di Firenze, immolate sull’altare di iniziative simboliche che non risolvono i problemi. E che, rispetto a chi ne ha chiesto spiegazioni al Comune, attende ancora una risposta alla domanda se simili azioni non solo non aiutino i senzatetto, ma rischiano di trasformarsi in mere provocazioni politiche.

Coperte dei migranti sulla basilica: una scelta che divide la città

L’iniziativa, naturalmente, ha ricevuto il plauso della sinistra, che accusa stereotipicamente Fratelli d’Italia di non preoccuparsi dei più deboli. Tuttavia, secondo FdI, il vero problema sta nell’approccio ideologico con cui si affronta l’emergenza abitativa. Le coperte termiche, oltre a risultare fuori luogo in un contesto artistico di inestimabile valore, non forniscono alcuna risposta strutturale al disagio sociale.

Il rispetto per il patrimonio culturale: un valore da difendere

Perché, di sicuro la questione dei senza fissa dimora va affrontata con piani concreti, e non con gesti scenografici che servono solo a creare divisioni e sterili dissertazioni polemiche. Senza considerare il fatto che, come sottolinea Fratelli d’Italia, è comunque dovere di tutti preservare la bellezza e la dignità della città. «Oggi sono le coperte dorate, domani cos’altro?», si chiedono i rappresentanti del partito. Firenze è un museo a cielo aperto, e ogni intervento sul suo patrimonio deve essere ponderato e rispettoso del suo valore storico.

Il Pd sulle solite posizioni da “pasionari” del buonismo teorico

In conclusione, quindi, con buona pace dei pasionari del buonismo teorico (e artistico), il dibattito sull’installazione delle coperte termiche alla Basilica della Santissima Annunziata evidenzia ancora una volta la distanza tra chi vuole difendere il patrimonio artistico e chi invece, in nome di una presunta sensibilizzazione, preferisce azioni ben lungi dall’essere pragmatiche e risolutive, e che rischiano di svilire l’identità culturale della città.

FdI: azioni concrete e non gesti d’effetto

Fratelli d’Italia chiede risposte concrete al Comune e un impegno effettivo per affrontare le vere cause del disagio sociale: al di là dell’imprescindibile messaggio evangelico, che qui non affrontiamo per ovvie ragione di spazio e di logica politica. O di operazioni di facciata e da cartolina. E comunque, senza ricorrere a gesti simbolici che non portano alcun beneficio reale alla cittadinanza. E meno che mai ai bisognosi.

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di Chiara Volpi - 26 Marzo 2025