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L’ultimo saluto a Eleonora Giorgi sulle note dei Pink Floyd. Verdone: “Per me resterà sempre Nadia” (video)

Dignità e forza

L’ultimo saluto a Eleonora Giorgi sulle note dei Pink Floyd. Verdone: “Per me resterà sempre Nadia” (video)

Il feretro è entrato nella Chiesa degli artisti di piazza del Popolo accompagnato da Wish you were here. Il grazie dei figli: "Ci ha insegnato cosa vuol dire essere forti"

Politica - di Alessandra Parisi - 5 Marzo 2025 alle 18:52

Ultimo saluto a Eleonora Giorgi nella Chiesa degli Artisti a piazza del Popolo a Roma. Una grande folle ha accolto il feretro dell’attrice morta a 71 anni per un tumore al pancreas. Tanti gli applausi e le lacrime. Molte le persone che hanno applaudito gridando a gran voce “Eleonora”. La bara è entrata in chiesa sulle note di ‘Wish you were here’ dei Pink Floyd, uno dei brani più amati dalla Giorgi. Così aveva “disposto” consegnando all’amica e costumista Nicoletta Ercole le sue ultime volontà sui funerali (“Voglio un servizio eccellente. E gli ho detto che deve mettere “A whiter shade of pale”  e “Wish you were here”) .

Folla, lacrime e applausi per l’ultimo saluto a Eleonora Giorgi

Ad accogliere la bara, dove campeggia una foto dell’attrice nei panni di Nadia la protagonista di Borotalco) all’entrata sono stati i familiari: i due figli, Paolo Ciavarro e Andrea Rizzoli e la nuora Clizia Incorvaia con la figlia Nina. In prima fila, in chiesa, Carlo Verdone e Christian De Sica, seduti proprio nei banchi accanto a quelli della famiglia. La cerimonia è stata officiata da monsignor Antonio Staglianò, vescovo emerito di Noto e rettore della basilica di Santa Maria in Montesanto, insieme a Don Fabrizio Gatta.

Le parole dei figli Andrea Rizzoli e Paolo Ciavarro

“Ci siamo presi due giorni per noi, ma oggi mamma l’abbiamo restituita al pubblico. È una dimostrazione di affetto incredibile, e per me motivo di orgoglio. Il suo pubblico l’ha sempre amata. Ma non mi aspettavo tutto questo. Migliaia e migliaia i messaggi che ho ricevuto, mi sento di dire solo grazie”. Così il figlio Paolo Ciavarro commosso per la folla “Mamma in un anno mi ha insegnato cosa vuol dire essere forti. E non solo a me, credo lo abbia insegnato a tutti”, ha detto ai giornalisti il figlio maggiore Andrea Rizzoli. Anche lui commosso e grato nel vedere l’abbraccio della gente. “Magari qualcuno l’ha conosciuta di persona e magari altri solo attraverso i personaggi dei suoi film o dalla tv. Eppure tutti si sono sentiti in dovere di restituire qualcosa. Chiunque loro è qui non in cerca di visibilità, sta dicendo guardate che volevamo bene anche noi ad Eleonora”. In Chiesa ha dedicato un passaggio alla crudeltà della malattia. “A volte si dice che i malati di cancro intraprendono una lotta, sono dei guerrieri. Mi scuserà il Monsignore ma sono tutte puttanate. U guerriero è chi scende in battaglia con delle armi, ma chi è malato non ne ha. Si affida alla medicina, che non ha fatto grandi passi in questo campo, e all’amore delle persone che stanno accanto per le cure”.

Verdone: per me resterà per sempre Nadia

Tanti i colleghi che hanno partecipato alle esequie della popolare e amatissima attrice. Al termine della cerimonia Carlo Verdone ha offerto un ultimo ricordo della grande amica. “Una giornata molto triste, però ci ha lasciato un grande esempio, di grande dignità e amore. Si è esposta anche lei di persona nelle interviste. Però raccontando la sua situazione e donando alle persone che soffrono come lei non speranza ma coraggio, forza. Per me sarà sempre Nadia. Quello che mi ha colpito di più degli ultimi mesi è stata la sua grande dignità e signorilità, una pacatezza filosofica molto molto rara”.

Ghini: fino all’ultimo ha dimostrato un grande carattere

Anche per Massimo Ghini è un grande dolore. “Eleonora ha dimostrato ancora una volta e fino all’ultimo di avere un grande carattere”, ha detto entrando in chiesa. “Tanti anni fa abbiamo fatto un film insieme – racconta invece Sergio Castellitto – si chiamava Giovanni senza pensieri, e sul set ci faceva cantare We are the world. Un’attrice meravigliosa e intelligente”. “Mancherà la sua luce, il suo messaggio, la sua speranza”, ha detto Rita Rusic. “Eleonora è morta serena perché sapeva che ci sarebbero state tante persone a prendersi cura della sua famiglia”.

L’omelia: “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”

“Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, ha esordito nell’omelia monsignor Staglianò. “La morte è l’unico vero grande nemico degli esseri umani. E la morte di Eleonora rischia di essere disperante se chi continua a vivere, come i suoi figli, nipoti e tutte le persone che l’hanno amata e continueranno ad amarla, guardando lei in questa bara penseranno davvero che lei non ci sia più”.  E ancora: “Il corpo di Eleonora che negli ultimi tempi è stato umiliato dalla malattia, tormentato dal dolore, come quello di Gesù, trafitto di spine, crocifisso e morto, rivela al mondo come è onnipotente Dio. Noi non perdiamo mai coloro che amiamo, perché li possiamo amare in colui, Gesù, che è morto e risorto”.

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di Alessandra Parisi - 5 Marzo 2025