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Nessuna frizione tra Salvini e Tajani, la coalizione di centrodestra smentisce crisi e divisioni

La pagliuzza e la trave

Ma quali frizioni, governo compatto: nessun caso Salvini-Tajani. Sono proprio i diretti interessati a smentire

Compattezza e coesione: la coalizione di centrodestra va avanti unita. Il leader azzurro? Semmai «è molto dispiaciuto per gli attacchi di bassissimo livello ricevuti dal Pd»

Politica - di Ginevra Sorrentino - 24 Marzo 2025 alle 21:32

Altro che incrinature e crisi, spaccature e divisioni il governo di centrodestra le lascia alle forze d’opposizione che non solo non riescono a coalizzarsi tra di loro ma che, come dimostra la recente cronaca politica del Pd nel caso del voto europeo sul riarmo, non potendo eludere scissioni e contrapposizioni, s’inventa camaleontismi spudorati quanto plateali. E così, passato un colpo di spugna sulle galassie frastagliate della sinistra, i media si concentrano sulle presunta tensione a loro detta in corso tra Lega e Fi, emersa proprio sulla posizione internazionale del Bel Paese.

Centrodestra unito: nessuna tensione tra Forza Italia e Lega, Tajani e Salvini

Sì, perché negli ultimi giorni, alcune ricostruzioni giornalistiche hanno cercato di dipingere un centrodestra spaccato, con presunte tensioni tra Forza Italia e Lega. Tuttavia, le fonti interne alla maggioranza smentiscono categoricamente qualsiasi attrito e ribadiscono la piena compattezza della coalizione. Le dichiarazioni attribuite al vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, secondo cui la Lega sarebbe composta da “quaquaraquà”, sono state decontestualizzate e strumentalizzate ad arte per alimentare polemiche inesistenti. Tajani ha sempre ribadito il rispetto e la collaborazione con tutti gli alleati di governo, evidenziando la solidità del rapporto con Matteo Salvini e con l’intero Carroccio.

Una tempesta in un bicchier d’acqua alimentata ad arte

L’obiettivo del centrodestra resta chiaro: governare con responsabilità, portare avanti il programma condiviso e rispondere alle esigenze degli italiani. Le speculazioni su frizioni interne sono frutto di narrazioni distorte, che non trovano alcun riscontro nella realtà politica quotidiana. I vertici della coalizione confermano che l’azione di governo procede in modo coeso e determinato, con Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia uniti nel realizzare le riforme e le politiche necessarie per il Paese. Nessuno spazio,  dunque, per divisioni o tensioni: il centrodestra è solido e compatto, pronto a proseguire nel suo lavoro con determinazione e senso di responsabilità.

Tajani: «Non mi sento in difficoltà»

Prova ne è che il presidente del Consiglio, al lavoro in vista dei vertice sulla sicurezza dell’Ucraina convocato a Parigi per giovedì dal presidente francese Emmanuel Macron, non mostra tensioni o distrazioni di sorta. Al summit parteciperanno i leader dei Paesi alleati che fanno parte della cosiddetta “coalizione dei volenterosi”, oltre al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A latere, intano, sui giornaloni del mainstream non si parla d’altro del botta e risposta tra i partiti guidati dai due vicepremier, Matteo Salvini e Antonio Tajani, alimentata dalle parole del vicesegretario leghista Claudio Durigon, secondo cui il ministro degli Esteri sarebbe in difficoltà. Una fibrillazione che lo stesso numero uno azzurro ha smontato, asserendo: «Tutti hanno bisogno di farsi aiutare, anche io. Ma non mi sento in difficoltà, lo giudicheranno gli elettori».

«Il governo è molto, molto saldo» e unito nei valori e nel programma»

Altro che gettare acqua sul fuoco: dalla coalizione esponenti di governo e dei partiti smentiscono le divisioni interne e ribadiscono la solidità dell’esecutivo guidato da Meloni. Il ministro delle Infrastrutture, in primis, da Bergamo, definisce «solido» il governo e «ottimo» il rapporto con Meloni e Tajani. Anzi… «Capisco che c’è qualcuno che sarebbe contento di vederci divisi, ma non è così», assicura il ministro del Turismo Daniela Santanchè, che sottolinea come «ci possono essere delle visioni diverse, d’altra parte non siamo un partito unico». Tuttavia, l’esponente di FdI ribadisce contestualmente che il governo è «molto, molto saldo» e unito nei valori e nel programma. E aggiunge: «In politica l’importante è trovare la sintesi, e Giorgia Meloni ha sempre dimostrato di saperlo fare».

Altro che Salvini, Tajani «è molto dispiaciuto per gli attacchi di bassissimo livello ricevuti dal Pd»

Non solo. Anche dal fronte di Forza Italia arrivano parole di rassicurazione. «Nessun vertice di maggioranza, non serve. I leader della coalizione si sentono continuamente e non ci sono problemi di fondo», afferma a sua volta Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia, che minimizza le divergenze sui temi europei. Nevi ribadisce inoltre che in Parlamento la maggioranza ha sempre votato in modo compatto, in particolare sulla politica estera. E Tajani, puntualizza, «ieri ha spiegato che vuole fare un partito serio e non superficiale e non fatto di quaquaraquà, ma non ha detto che la Lega è un partito di quaquaraquà». Semmai, insiste l’azzurro, Tajani «è molto dispiaciuto per gli attacchi di bassissimo livello ricevuti dal Pd e da personaggi come Zingaretti. È a sinistra – punge Nevi – che ci sono le divisioni. Non nel centrodestra».

«Valori di riferimento comuni, semmai diverse declinazioni»

E non è ancora tutto. Anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida respinge le ipotesi di scontro: «Con Salvini i rapporti sono eccezionali così come con Tajani. Abbiamo valori di riferimento comuni, poi le declinazioni a volte possono essere diverse». Così come, mutatis mutandis, per il ministro della Difesa Guido Crosetto, le recenti tensioni sono «segnali normali nella competizione politica» e non evidenziano «sfaldamenti particolari in maggioranza».

Salvini, Tajani e la millantata crisi di governo: «Non ce ne saranno, gli elettori vogliono un governo che sta governando bene»

E se ancora non bastasse, sempre dal fronte Carroccio, il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari esclude categoricamente la possibilità di una crisi di governo. «Non ci saranno crisi, gli elettori vogliono un governo di centrodestra che sta governando bene». Riconosce le differenze di posizionamento con Forza Italia sulle politiche europee, evidenziando che la Lega non ha mai sostenuto Ursula von der Leyen, a differenza del partito di Tajani, ma ritiene che queste divergenze non mettano a rischio la tenuta dell’esecutivo. «Salvini è libero di dialogare con chi vuole», aggiunge Molinari, riferendosi alle recenti mosse del vicepremier, che venerdì scorso ha sentito telefonicamente il vicepresidente degli Usa J.D. Vance.

«Mai troverete il centrodestra diviso su un solo voto sulla politica internazionale»

A chiudere il cerchio, infine, sulla vicenda alimentata ad arte è intervenuto anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro che, da parte sua, ha rimarcato la compattezza del centrodestra sulla politica estera: «Mai troverete il centrodestra diviso su un solo voto sulla politica internazionale». E non serve davvero aggiungere altro.

 

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di Ginevra Sorrentino - 24 Marzo 2025