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Gualtieri e Bisio in un momento della manifestazione in Piazza del Popolo

Militanti a scrocco

Ma quanto c’è costata Piazza del Popolo? Tutti europeisti a spese del Campidoglio: spuntano pure i rimborsi per Claudio Bisio

L'esosa partecipazione di intellò e radical chic si arricchisce di nuove voci di spesa. E dopo l'esposto di Gasparri, De priamo denuncia: "Sulla manifestazione Pro-Europa di Roma colpisce l'arroganza della sinistra"...

Politica - di Bianca Conte - 25 Marzo 2025 alle 11:29

La lista delle spese di allunga e l’inquietante interrogativo torna più roboante che mai: ma quanto è costata ai romani ignari contribuenti (loro malgrado) la recente manifestazione “Una Piazza per l’Europa” del 15 marzo 2025 in Piazza del Popolo a Roma? E quante voci di spesa ancora potrebbero aggiungersi al bilancio del Campidoglio sugli esborsi sostenuti per l’evento che ha visto la partecipazione di numerose personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui l’attore e presentatore Claudio Bisio?

La piazza per l’Europa costa cara, ora spuntano anche i rimborsi spesa per Claudio Bisio

Già, perché l’istrione milanese è solo l’ultimo del nutrito elenco dei vip arruolati dalla sinistra per l’iniziativa ideata dal giornalista Michele Serra, e che mirava a promuovere l’unità europea. Claudio Bisio è salito sul palco dell’agorà capitolina in veste di presentatore, ma la sua partecipazione all’evento è stata tutt’altro che “amichevole” nel senso cinematografico del termine. Sì, perché quando un attore presta gratuitamente la sua partecipazione a un film, nei titoli di testa appare la dicitura con “l’amichevole partecipazione di”… che sta a indicare appunto una performances gentilmente offerta e non retribuita laddove l’interprete ha accettato di non essere pagato.

L’esosa partecipazione di intellò e radical chic

Ecco, non sarebbe questo il caso di cui stiamo parlando a proposito del comico che si è esibito con tanto di rimborso spese nella capitale, ammantando la sua performance del pannicello caldo dell’adesione militante e dell’impegno civico e morale. E dichiarando: «Sono qui per i miei figli», come a sottolineare platealmente e apocalitticamente l’importanza di un’Europa unita per le future generazioni…​

Manifestazione di Piazza del Popolo, i costi: tutti europeisti a spese del Campidoglio

Perché per essere militante e accorata la “mission” partecipata di intellò e artisti radical chic sembrerebbe decisamente esosa, anche al netto delle note delle voci di spesa intestate al comico meneghino anfitrione doc sulla piazza romana: treno da Milano a Roma e ritorno, più “ospitalità” nell’elegante Hotel Orazio Palace di Prati. Questi, al momento, gli esborsi che Roma Capitale avrebbe riconosciuto a Claudio Bisio, probabilmente il nome più famoso tra quelli degli artisti che figurano nell’elenco dei costi sostenuti riconosciuti dal Comune di Roma, tramite la società Zètema, in occasione della manifestazione ispirata dal giornalista di Repubblica Michele Serra. Evento, ormai è noto, per cui il sindaco Roberto Gualtieri è finito nella bufera, visto che le spese della manifestazione (286 mila euro netti, quasi 350 mila lordi) sono state sostenute dal Campidoglio. E Motivo per cui l’evento ha sollevato dubbi e polemiche riguardo al finanziamento pubblico.

Gualtieri e gli ospiti a Roma: non solo Claudio Bisio…

Finanziamento pubblico a cui vanno aggiunti, come già detto, i costi per l’organizzazione della manifestazione, coprendo esborsi relativi all’allestimento del palco, impianti audio e luce, gazebo e altri servizi logistici. Tra queste spese sono inclusi anche i costi di ospitalità per Claudio Bisio dunque, comprendenti il viaggio in treno e l’alloggio in hotel, per un totale di circa 2.500 euro: come si legge nel prospetto inviato da Zètema al Gabinetto del sindaco il 21 marzo scorso. Documentazione trasmessa al presidente della commissione Trasparenza di Roma Capitale, Federico Rocca (FdI), che ne aveva fatto richiesta. E poi inoltrata anche agli altri commissari.​

Non solo. Perché come già scritto, e come riportato tra gli altri da Il Tempo ieri, «tra i “rimborsati” non c’è soltanto Bisio. Al musicista Walter Porro sono stati riconosciuti i biglietti del treno Torino-Roma, andata e ritorno, nonché l'”ospitalità” all’Hotel Villa Mercede di Frascati. Al Quartetto Indaco, che ha suonato l’Inno alla Gioia all’inizio della manifestazione, andata e ritorno Milano-Roma. Così come all’attivista per i diritti umani Pegah Moshir Pour. Nei 2500 euro rientrano anche viaggi in Ncc “stazione/hotel/piazza del Popolo/stazione”, ma in questo caso non è specificato chi ne abbia usufruito».

La richiesta di trasparenza sull’utilizzo di fondi pubblici

Facile comprendere insomma perché questa situazione abbia innescato critiche e sollevato dubbi da parte dell’opposizione capitolina. Esponenti di Fratelli d’Italia e della Lega hanno contestato l’utilizzo di fondi pubblici per finanziare una manifestazione percepita come politicamente orientata, chiedendo maggiore trasparenza e giustificazioni sull’impiego delle risorse comunali. In risposta, il sindaco di Roma Gualtieri, si è limitato a difendere il suo operato e la legittimità del finanziamento, definendo l’evento come una manifestazione istituzionale a sostegno dell’Unione Europea, quando sono piuttosto evidenti la coloritura e il carattere politico-culturale della manifestazione.

De Priamo (FdI): «Colpisce l’arroganza della sinistra»…

​Proprio come, ancora ieri, ha ribadito il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo, che intervenendo sulla vexata quaestio ha sottolineato: «Una piazza organizzata per una manifestazione di parte, la volontà di attaccare la destra e l’utilizzo di un presunto europeismo storicamente poco certificabile della sinistra italiana. Sarebbe tutto legittimo se non fosse per i dati emersi in merito al finanziamento della manifestazione di Piazza del Popolo». E ancora. «Il campo frammentato del centrosinistra ha messo in piedi una kermesse politica con 350mila euro del Comune di Roma, cioè soldi pubblici che la Giunta Gualtieri dovrebbe utilizzare per migliorare i servizi di una città in ginocchio sotto il profilo della sicurezza, della mobilità e del trasporto pubblico, della cultura e dei servizi scolastici».

Concludendo infine: «Quello che colpisce di più, in una vicenda già sconvolgente di per sé, è la naturalezza dell’arroganza con cui la sinistra gestisce le amministrazioni pubbliche, in questo caso della Capitale, per finalità politiche e di parte, alimentando poi pretestuose polemiche che distolgano l’attenzione dall’uso sconsiderato e fazioso dei soldi dei cittadini. Auspichiamo che la Commissione Trasparenza vada fino in fondo a questa storia e che i cittadini ricevano conto e ragione, e in caso di illeciti giustizia, per un episodio di una gravità estrema».

L’esposto denuncia di Maurizio Gasparri

Già, perché su tutto aleggia il sospetto di un’assenza di trasparenza, e la risposta alla domanda perché. Ed è il quesito su cui in Campidoglio farebbero bene a rispondere con chiarezza, una volta per tutte. Nel frattempo, si aspetta che arrivi qualche cenno dai palazzi di giustizia, dove si è rivolto con un esposto-denuncia – sia alla Procura penale che alla Corte dei Conti – Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato. Il quale, lo ricordiamo in calce, giusto il 21 marzo scorso ha messo nero su bianco di ritenere «illegittimo che l’amministrazione capitolina abbia utilizzato fondi pubblici per un’iniziativa con un chiaro orientamento politico, lesivo dell’interesse pubblico, considerando che si tratta delle tasse dei cittadini romani». Chiedendo attraverso l’esposto «che vengano accertati, per i profili di competenza, eventuali illeciti commessi dall’Amministrazione di Roma Capitale». Si attendono lumi…

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di Bianca Conte - 25 Marzo 2025