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Nessun contraccolpo per la maggioranza dall’effetto Ue

Vane speranze/2

Maggioranza compatta, Pd sconquassato: l’effetto Ue conferma le verità amare per l’opposizione

FdI, FI e Lega lavorano a una risoluzione unitaria in vista del Consiglio europeo: nessun dubbio sull'accordo. Schlein sempre più sotto il fuoco amico dei dem: Picierno rilancia sull'Europa "libera e forte"

Politica - di Eleonora Guerra - 14 Marzo 2025 alle 19:56

Il centrodestra non ha dubbi: sulla risoluzione di maggioranza in vista del Consiglio europeo, che verterà in gran parte sulla difesa europea e sull’Ucraina, si troverà certamente «una sintesi». A confermarlo sono stati i capigruppo di maggioranza al Senato, dove martedì il premier Giorgia Meloni terrà le prime comunicazioni, che poi replicherà mercoledì alla Camera. Il segnale di unità ai massimi vertici parlamentari di FdI, FI e Lega arriva proprio mentre nel Pd si consuma l’ennesima plastica dimostrazione di una frattura che ormai appare pressoché insanabile: mentre Elly Schlein si prepara ad affrontare la multiforme piazza sedicente “europeista”, Pina Picierno organizza una propria manifestazione a sostegno della petizione “Europa libera e forte”, ovvero di quella sorta di mozione d’appoggio alla linea von der Leyen in contrasto con la linea della segretaria dem.

La maggioranza fa «sintesi» in vista del Consiglio europeo

Sentiti dall’agenzia di stampa Adnkronos, tutti i capigruppo al Senato di maggioranza hanno confermato che i diversi posizionamenti espressi al Parlamento europeo non impattano sulla linea nazionale, che sarà, come sempre, unitaria. «Come sempre, troveremo una sintesi», ha detto il presidente dei senatori di FdI, Lucio Malan, ricordano che alla Camera e al Senato non c’è mai stato un «voto differenziato» e che «ci si parlerà a livello di gruppi parlamentari e troveremo il punto di incontro». «È chiaro che lunedì è il momento buono per vedersi: lunedì o martedì mattina. Certamente, ci sono dei contatti a livello di vertici di governo», ha proseguito Malan, pronosticando una risoluzione «stringata».

Al lavoro su una risoluzione unitaria

«Nessun dubbio che ci sarà una risoluzione unitaria in Senato martedì prossimo, a firma della maggioranza e che la voteremo tutti» anche per il capogruppo azzurro Maurizio Gasparri. «Alla fine – ha detto parlando con l’agenzia di stampa Adnkronos – dobbiamo solo restare allineati alle posizioni italiane, espresse dal governo» e «la risoluzione deve essere in sintonia con quanto fa l’Italia nella politica estera che sta portando avanti convintamente questo governo, a partire dall’appoggio all’Ucraina, alla volontà di raggiungere la pace, alla difesa comune».

La conferma della Lega: «Ci sarà una posizione comune»

Soprattutto, però, è stata la Lega, che sulla difesa europea si colloca su sfumatura diverse, a confermare che spaccature in vista non ce ne sono. «Vogliamo lavorare a una intesa che sintetizzi le posizioni di tutti i partiti della maggioranza e sono certo che troveremo un accordo per una risoluzione comune», ha spiegato il capogruppo a Palazzo Madama Massimiliano Romeo, assicurando che la maggioranza approverà una risoluzione unitaria in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo, che avrà all’ordine del giorno oltre alla situazione in Ucraina e la difesa europea, anche la competitività dell’Ue, inclusi l’automotive e l’acciaio, e il prossimo quadro finanziario pluriennale.

L’esplosione delle contraddizioni dem: Picierno rilancia sull’Europa «libera e forte»

Nel frattempo, sul fronte opposto, complici le piazze, non solo esplode il già disastrato campo largo, ma esplodono anche tutte le contraddizioni Pd. Domani Pina Picierno riunirà una platea trasversale all’opposizione, con innesti di società civile, per dire che serve una “Europa libera e forte” e dunque, sostanzialmente, armata. L’appello al centro dell’evento in questo contesto assume i connotati di un controcanto a Elly Schlein. Previsti, tra gli altri, gli interventi di Carlo Calenda, segretario di Azione; Riccardo Magi, segretario di Più Europa; Benedetto Della Vedova, deputato di Più Europa; Ivan Scalfarotto, responsabile Esteri di Italia viva; Christian Rocca, direttore de ‘Linkiesta’; Nathalie Tocci e Nona Mikhelidze, dell’Istituto affari internazionali; Piero Fassino, deputato Pd; Alessandro Sterpa, professore dell’Università degli Studi della Tuscia; Sofia Ventura, professoressa dell’Università di Bologna; Vittorio Emanuele Parsi, professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Angelo Chiorazzo, vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata; Stefano Ceccanti, professore dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma; Giorgio Gori, eurodeputato Pd; Roberto Castaldi, politologo; Guy Verhofstadt, già Primo ministro del Belgio.

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di Eleonora Guerra - 14 Marzo 2025