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“Mediae terrae” di Guido Castelli: dal terremoto alla rinascita. Con la via italiana al centro

Il libro

“Mediae terrae” di Guido Castelli: dal terremoto alla rinascita. Con la via italiana al centro

Un viaggio che abbraccia i temi della sostenibilità energetica e del turismo lento, attraverso il quale si può evitare lo sfruttamento dei territori, la colonizzazione commerciale e soprattutto l'archetipo del "turismo di massa"

Cultura - di Gabriele Caramelli - 9 Marzo 2025 alle 07:00

“L’ambientalismo è la quintessenza della causa conservatrice”. Questa frase di Roger Scruton fornisce un quadro chiaro delle battaglie politiche appartenenti all’area della destra contemporanea, a partire dall’attenzione verso l’ecosistema nazionale. Nel libro “Mediae terrae”, scritto dal senatore di Fratelli d’Italia e Commissario Straordinario al sisma 2016 Guido Castelli accompagnato dalla prefazione del giornalista Stefano Zurlo (edizioni Giubilei Regnani), vengono affrontati i temi che riguardano la rinascita delle regioni dell’Italia centrale dopo i terremoti degli anni 2016 e 2017. L’opera è stata pubblicata dalle case editrici . Il Lazio, l’Umbria, le Marche, l’Abruzzo e il Lazio vengono considerate come zone da restaurare e valorizzare secondo l’autore di questo libro, per tutelare in ogni modo gli interessi dei cittadini e anche tutto il grande patrimonio culturale che si trova in questi luoghi appenninici centrali.

Non mancano i riferimenti alle politiche adottate dal governo presieduto dal premier Giorgia Meloni per garantire il recupero dei comuni e di tutte quelle zone del centro-Italia colpite dal sisma, come ad esempio gli 889 milioni di euro stanziati per restaurare 228 scuole, i 300 isolatori sismici nella località per attenuare una nuova scossa che potrebbe danneggiare le persone e le specie arboree nella zona. Nel nuovo piano di rinascita dell’area appenninica italiana c’è ovviamente spazio per la cura della natura, ma non per il Green deal che risulta essere un ostacolo politico alla tutela del territorio italiano. Guido Castelli si è concentrato anche sui temi della sostenibilità energetica e del turismo lento, attraverso il quale si può evitare lo sfruttamento dei territori, la colonizzazione commerciale e soprattutto l’archetipo del “turismo di massa”.

“Mediae terrae”, l’Italia centrale e l’importanza del popolo

In “Mediae terrae”, Castelli offre anche una visione umanista della società che abita e cura i luoghi dell’Italia centrale: bisogna investire maggiori risorse sui patrimoni del territorio, per consentire ai giovani e ai lavoratori di restare in loco, senza essere costretti a spostarsi altrove per l’impossibilità di vivere serenamente la propria realtà.

Ovviamente è molto difficile prevenire i terremoti, l’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia cerca di trovare delle soluzioni in anticipo individuando le zone a rischio, ma come ricorda l’autore e senatore di FdI, c’è bisogno di un investimento congiunto tra pubblico e privato che possa tutelare le persone attraverso la sicurezza: basti pensare all‘edificazione delle case antisismiche, importanti per garantire una dimora stabile a tutti coloro che abitano nelle zone sensibili ai terremoti, come nel caso di Amatrice, Norcia, Arquata del Tronto e tanti altri comuni italiani.

Eppure, i provvedimenti dal punto di vista architettonico non bastano, per questo motivo il governo italiano ha stanziato dei fondi per il programma Next Appennino attraverso il Pnrr, per garantire alle persone un rilancio economico e sociale. Inoltre, Castelli ha elencato gli interventi necessari per garantire una vita dignitosa della persona, individuando la necessità di portare avanti delle politiche attive del lavoro, dei servizi sociali alla persona e della promozione delle competenze. In questa direzione agisce anche il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, di cui è titolare Maria Elvira Calderone. Una delle innovazioni più importanti sul versante lavorativo è proprio il  Fondo nazionale per l’autoimpiego, promosso attraverso il decreto legge n. 60: il piano prevede forme di sostegno alla formazione, all’accompagnamento e all’avvio delle iniziative di lavoro autonomo destinate ai disoccupati under 35.

Il Green deal è un ostacolo da superare per garantire la “ricostruzione agricola”

Per ricostruire i territori del centro-Italia colpiti dai terremoti nel biennio 2016-2017, bisognerebbe evitare di appoggiare le eco-follie di cui parla il senatore Guido Castelli nel proprio libro, come il progetto del “Nature restoration law” che stabilisce come in Europa ci debbano essere meno zone dedicate all’agricoltura per favorire l’avanzata della natura selvaggia. I parlamentari europei che si sono opposti, come racconta il senatore di FdI nel proprio libro, hanno ricevuto l’appellativo di “nemici della natura” dagli attivisti del Wwf e da quella che lui definisce “propaganda da ecologista che considera la presenza dell’uomo una iattura nell’universo e sul pianeta”. “La protesta dei trattori nel 2024 – continua Castelli – ha reso palese una delle grandi contraddizioni del Green deal europeo, con le sue ottuse restrizioni ambientaliste che hanno finito per strozzare progressivamente lo sviluppo di una delle attività essenziali dell’economia umana”, ovvero l’agricoltura.

 

 

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di Gabriele Caramelli - 9 Marzo 2025