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Strategia nazionale

Meloni presenta il Piano periferie, “a Caivano lo Stato ha vinto, ora tocca a altre 8 città”. Sul tavolo 180 milioni di investimenti

Dalla bonifica delle aree degradate alla creazione di spazi per bambini, giovani e famiglie: il Piano Periferie punta su sicurezza e sviluppo, con interventi mirati da Napoli a Palermo. Meloni: "Senza sicurezza e legalità non c'è libertà. Il governo mantiene la parola data"

Politica - di Ginevra Lai - 12 Marzo 2025 alle 18:39

Il modello Caivano diventa una strategia nazionale. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso della riunione a Palazzo Chigi sul Piano Periferie, ha ribadito con fermezza che l’intervento dello Stato nei territori più complessi non è un’operazione di facciata, ma una missione concreta. «Abbiamo dimostrato che lo Stato, se ci mette volontà, costanza e determinazione, può rispettare l’impegno preso con i cittadini», ha dichiarato la premier. Il riscatto di una comunità parte da sicurezza e legalità, perché, come sottolinea Meloni, «senza di queste non c’è libertà».

Meloni determinata ad estendere il modello Caivano

L’incontro a Palazzo Chigi ha formalizzato l’estensione del modello Caivano ad altre otto città, con un investimento di 180 milioni di euro provenienti dai Fondi di sviluppo e coesione. «Abbiamo individuato le risorse e costruito un meccanismo per individuare, insieme, le iniziative da portare avanti, concentrandoci sulla riqualificazione delle periferie e sulle esigenze concrete delle famiglie e dei giovani».

Piano periferie: più spazi per le comunità

Dalla riqualificazione urbana alla costruzione di strutture ricreative e culturali, il Piano periferie toccherà realtà diverse, ciascuna con esigenze specifiche. A Rozzano, l’esecutivo intende trasformare in realtà il sogno di Daniele Scardina, il pugile noto come King Toretto, colpito nel 2023 da un’emorragia cerebrale che ha stravolto la sua vita senza spegnere la sua determinazione. Ogni giorno combatte per rimettersi in piedi e per realizzare nella sua città una palestra di boxe dedicata ai giovani, in particolare ai ragazzi con disabilità.

A Roma, gli investimenti saranno rivolti al Quarticciolo per la creazione di asili nido, aree attrezzate e impianti sportivi. A Napoli poi, si interverrà su Scampia e Secondigliano con la bonifica del campo rom di Cupa Perillo, destinato a diventare un campo da rugby gestito dalle Fiamme Oro. L’investimento sarà significativo, con circa 50 milioni di euro destinati alla rigenerazione urbana. 

Via i campi rom e tendopoli: “L’Italia non può più tollerare simili zone franche”

A Orta Nova, il focus sarà sulla sicurezza, con la riqualificazione dell’edificio destinato alla nuova tenenza dei Carabinieri. A Rosarno e San Ferdinando, il governo eliminerà la storica tendopoli, trasformando l’area in abitazioni dignitose per i braccianti agricoli. «Una nazione degna di questo nome non può tollerare un giorno di più una zona franca del genere», ha sottolineato Meloni.

A Catania, l’attenzione sarà sulla riqualificazione di Via Playa nel quartiere San Cristoforo. Mentre a Palermo verrà restaurata la chiesa di San Paolo Apostolo, chiusa da oltre vent’anni e divenuta simbolo dell’abbandono.

L’asse con i sindaci e l’accelerazione del piano

All’incontro hanno partecipato i sindaci delle città coinvolte, tra cui il primo cittadino di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha confermato la sinergia con il governo: «È stato molto produttivo. Per quanto riguarda la nostra città, l’abbiamo concordato e arricchito passo passo insieme al commissario Ciciliano. Tutto sta procedendo nei tempi e nei modi giusti».

Un cambio di passo nella politica urbana

«A Caivano abbiamo messo la faccia su una sfida che altri avevano considerato troppo difficile, e lo abbiamo fatto con uno straordinario lavoro di squadra. Giorno dopo giorno abbiamo posato un mattone sopra l’altro per ricostruire Caivano», ha commentato Meloni, rilanciando l’obiettivo di arrivare in tutti quei luoghi dove lo Stato non si è fatto avanti, o peggio, ha fatto un passo indietro.

«È un lavoro che ci impegniamo a portare avanti per continuare a sfidare noi stessi e per dimostrare che è molto più seria una politica che prova a risolvere i problemi, anche i più difficili, a costo di fallire».

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di Ginevra Lai - 12 Marzo 2025