
A Bruxelles
Meloni presiede il vertice sui migranti. E a von der Leyen ribadisce la linea italiana sulla difesa
Si punta ad accelerare su Paesi sicuri e Patto sulle migrazioni. Nel bilaterale con la presidente della Commissione Ue il premier ha posto «l'accento sulla partecipazione del capitale privato e su strumenti europei davvero comuni che non pesino direttamente sul debito degli Stati»
È in corso a Bruxelles il Consiglio europeo, con un’agenda che tocca alcune delle questioni più cruciali per il Vecchio Continente: dalla competitività al ReArm, fino al conflitto in Ucraina. Il vertice dei 27 leader dell’Ue è chiamato a dare seguito al Consiglio europeo straordinario del 6 marzo sulla difesa, affrontando i recenti sviluppi della guerra russo-ucraina e le prossime tappe in materia di difesa. Tra i temi all’ordine del giorno figurano anche il prossimo Quadro finanziario pluriennale (Qfp), la gestione della migrazione, le tensioni in Medio Oriente. Ma «al centro delle discussioni», come chiarito dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ci sarà anche il “Libro bianco” della difesa, presentato ieri. «Questi sono giorni decisivi per l’Europa. Abbiamo un’agenda fitta per il Consiglio europeo», ha detto von der Leyen. Prima dell’inizio dei lavori, il premier Giorgia Meloni ha incontrato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, co-presieduto la riunione di coordinamento sulle migrazioni e partecipato al pre-vertice di Ecr.
Meloni incontra von der Leyen: «Sulla difesa porre l’accento sulla partecipazione del capitale privato e su strumenti europei davvero comuni»
Il colloquio con von der Leyen, ha reso noto Palazzo Chigi, ha consentito di approfondire i temi all’ordine del giorno del Consiglio europeo, «a partire dal rilancio della competitività e dal rafforzamento della difesa in tutti i suoi ambiti, concentrandosi in particolare sugli aspetti relativi al finanziamento degli investimenti». «A questo riguardo- si legge ancora nella nota di Palazzo Chigi – il Presidente Meloni ha ribadito la necessità di porre l’accento sulla partecipazione del capitale privato, per esempio attraverso il modello Invest-EU, come proposto da parte italiana, e su strumenti europei davvero comuni che non pesino direttamente sul debito degli Stati».
La riunione di coordinamento sui migranti
La presidente della Commissione è stata presente anche al coordinamento sui migranti, presieduto da Meloni insieme ai primi ministri danese, Mette Frederiksen, e olandese, Dick Schoof. Al vertice hanno partecipato inoltre i leader di Austria, Belgio, Cipro, Finlandia, Grecia, Lettonia, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Svezia e Ungheria, «più interessati al tema delle soluzioni innovative da applicare alla gestione del fenomeno migratorio e in particolare – si legge in una nota di Palazzo Chigi – al rafforzamento del quadro legale in materia di rimpatri». È stata von der Leyen a illustrare i principali filoni di lavoro della Commissione in ambito migratorio, concentrandosi in particolare sulla recente proposta di nuovo “Regolamento Rimpatri”.
Paesi sicuri e Patto sulle migrazioni: si lavora per accelerare
Meloni, oltre a sostenere una pronta discussione e approvazione del provvedimento in Consiglio e in Parlamento europeo, ha auspicato, come anticipato dalla Presidente von der Leyen nella sua usuale lettera pre-Consiglio europeo, rapidi sviluppi anche in tema di lista europea di Paesi sicuri di origine e di anticipo di alcuni aspetti del Patto Migrazione e Asilo, a partire dal concetto di Paese sicuro di origine. «Nell’esprimere apprezzamento per il lavoro operativo e concreto portato avanti dalla Presidente von der Leyen, i leader presenti hanno concordato di continuare a mantenere uno stretto raccordo anche in vista del Consiglio europeo di giugno».
Il pre-vertice di Ecr e la cena con gli eurodeputati di FdI
Al pre-vertice di Ecr hanno preso parte poi il premier ceco Petr Fiala, l’omologo belga Bart De Wever e l’ex premier polacco Mateusz Morawiecki, presidente dei Conservatori e riformisti europei. Nella serata di ieri, invece, Meloni ha incontrato gli europarlamentari di FdI, che ha ringraziato per il lavoro che stanno facendo in aula e in commissione. Un intervento breve, quello della presidente del Consiglio, durato circa tre minuti minuti. Alla termine della cena, con menu a base di roast beef e tagliata e dolce al cioccolato alla fine, foto opportunity e rito dei selfie. L’incontro con gli eletti di FdI, il primo di questa legislatura, è durato circa due ore ed è descritto come «conviviale e informale» da alcune fonti presenti alla riunione, che hanno sottolineato la «grande compattezza» della squadra di Fdi-Ecr. Al centro della discussione, i principali temi di attualità, a partire dal piano di Ursula von der Leyen sul riarmo Ue. Ma anche le parole della premier sul Manifesto di Ventotene, che sono state molto apprezzate dagli esponenti di FdI.