
Migranti, sbarchi dimezzati in Italia nel 2024. Chiude il centro di Brescia dove fu stuprata una bambina
I dati parlano chiaro e arrivano dall’intelligence italiana. “Nel 2024 l’osservazione del fenomeno migratorio ci restituisce una fotografia in cui spicca la diminuzione complessiva di oltre la metà degli sbarchi in Italia rispetto all’anno precedente, principalmente riconducibile al contrasto delle Autorità locali nei principali Paesi di partenza e transito dei migranti irregolari. Un simile dato appare ancor più significativo se posto in relazione con gli immutati, se non addirittura aggravati, fattori che alimentato i flussi. L’anno si è chiuso, infatti, all’insegna del deterioramento della cornice politico-securitaria di molte aree prossime ai confini esterni dell’Unione Europea che, estendendosi dall’Ucraina al Medio Oriente, fino al Sahel, ricomprendono anche hub migratori presenti stabilmente in Serbia e Bosnia-Erzegovina, Turchia, Libano e Libia”.
Migranti, ingressi dimezzati nonostante le crisi nei paesi di arrivo
I dati sono contenuti nella Relazione annuale 2025 sulla politica dell’informazione per la sicurezza. L’analisi del fenomeno “permette di ricavare alcuni tratti caratterizzanti l’immigrazione irregolare verso il nostro Paese e l’Unione Europea nel 2024. Al complessivo calo degli sbarchi e dei transiti in Italia, rilevato su tutte le rotte marittime e terresti, fanno eccezione l’aumento degli arrivi dall’Algeria e dalla Tripolitania (Libia). Nel primo caso, l’aumento, sebbene molto contenuto, presenta profili di rischio per la sicurezza nazionale legati al fenomeno dei cosiddetti sbarchi autonomi, talvolta riscontrati sulle coste della Sardegna meridionale”. Altro “importante fattore di novità attiene alle nazionalità dei migranti iìirregolari in ingresso e transito in Italia”. In particolare, “sulla rotta del Mediterraneo centrale, in un quadro di generale diminuzione degli arrivi di alcune nazionalità sub-sahariane (burkinabé, ivoriana e guineana), spicca l’aumento di migranti provenienti da Paesi lontani come Siria e Bangladesh. Ciò, a dimostrazione dell’incidenza anche di altri fattori sui flussi migratori, come il potere di attrazione delle diaspore negli Stati di destinazione e la maggior capacità di alcune nazionalità di disporre dei fondi necessari per coprire le spese del viaggio”.
“Un’attenzione particolare” è stata rivolta dall’intelligence italiana al ruolo dei trafficanti, principale causa della consistenza dei flussi irregolari in direzione dell’Europa e dell’Italia, in grado di mettere alla prova i sistemi nazionali di accoglienza. Il tratto principale dell’azione di coloro che, con ruoli e mansioni diverse, sono coinvolti nel fruttuoso business dell’immigrazione irregolare è il perseguimento di finalità lucrative, spesso senza alcun riguardo per la vita e l’incolumità dei migranti!”. La Libia si è caratterizzata per l’attivismo di gruppi criminali strutturati con diramazioni anche transnazionali capaci di rispondere in modo estremamente rapido all’azione delle autorità.
A Brescia chiude il centro della vergogna
A Brescia, intanto, è stata chiuso il centro di accoglienza per migranti nella quale era stata violentata da un ospite una bambina di dieci anni rimasta incinta. Ad annunciarlo è la deputata bresciana della Lega Simona Bordonali. “Avevamo chiesto con fermezza che questa sistemazione per migranti venisse chiusa. Oggi finalmente questa richiesta diventa realtà. Ora i proprietari e i gestori del centro -aggiunge Bordonali – hanno deciso di rinunciare alla gestione e ci auguriamo che possano tornare alla loro precedente attività di ristoratori e albergatori, perché il nostro territorio ha bisogno di strutture turistiche, non di centri che creano tensioni sociali”. “La chiusura di questo centro segna un passo importante per il territorio dell’Alta Valtrompia e rafforza la necessità di rivedere la gestione dell’accoglienza nei piccoli comuni, affinché situazioni simili non si ripetano mai più”, conclude Bordonali.