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Eleonora Giorgi

L'addio

Mille volti di Eleonora Giorgi, dea del cinema dai capelli d’oro e occhi di ghiaccio che lascia in eredità una lezione di resilienza e dignità

Una donna simbolo di forza interiore e talento artistico. Una vita da "combattente", la sua, che tra incontri, amori e una malattia affrontata con fierezza sublime, ha lasciato il segno

Cronaca - di Priscilla Del Ninno - 3 Marzo 2025 alle 15:23

Ci mancherà, tanto. E non solo per il suo iconico ruolo di musa della commedia all’italiana, ma perché Eleonora Giorgi era e ha rappresentato molto di più… Sorta di dea nordica dai capelli d’oro e gli occhi di ghiaccio che sapevano esprimere sorpresa e tenerezza, intuitività ed empatia, ha volato ad alta quota sul successo senza risparmiare a se stessa momenti di discesa iperbolica negli abissi più profondi delle difficoltà e, nelle ultime fasi della sua vita, del dolore fisico e psicologico impostole dalla malattia che l’ha strappata in fretta alla vita e dalla famiglia che tanto amava.

Addio a Eleonora Giorgi, donna simbolo di resilienza e di talento artistico

Sangue anglo-ungherese nelle vene e nell’aspetto, altero nelle forme quanto passionale nella sostanza, per tutti noi la sua presenza sulla scena e sullo schermo ha incarnato la storia dell’Italia degli Anni Settanta, quasi fosse in simbiosi – lei, ingenua e sognatrice – con un Paese dilaniato tra tormento, rivendicazione e passione, non avulsi dal doloroso prezzo che portavano con loro. Poi, con disinvoltura, fascino e talento, ha saputo incarnare con altrettanto disincanto il decennio successivo: i famigerati anni Ottanta. Non a caso, in una delle sue ultime apparizioni tv, a favore di telecamera, l’attrice ha riassunto tutto questo aggrovigliato processo in un’emblematica sintesi: «Il titolo della mia vita? Quello di una donna che oscilla tra dramma e risata»…

Una vita da “combattente”, una carriera in continua evoluzione e ascesa

Lo choc della rivelazione della doppia vita del padre – che Eleonora Giorgi scopre sedicenne avere un’altra famiglia, con ben due fratelli – e la successiva crisi religiosa della madre – con il loro rapporto che si fa ostile – la porteranno a cambiare pelle: e da diligente studentessa di arte Eleonora Giorgi diventa in uno schiocco di dita la “Lolita d’Italia”. Poi, a soli 19 anni, dopo la morte del fidanzato, precipita nelle oscurità di una crisi personale. Saranno l’amore, il successivo matrimonio con Angelo Rizzoli, il primo figlio Andrea, nato da quell’unione, a strapparla alle grinfie dell’autodistruzione in cui era precedentemente caduta. E a riportarla al centro della scena.

Gli incontri e gli amori che hanno segnato il suo cammino

Una scena fatta di incontri importanti – da quello con Gianni Agnelli sulle vie di Saint Moritz, a quello con Sandro Pertini per un frugale pasto al Quirinale. Fino a Oriana Fallaci, di cui l’attrice custodiva tracce di un importante rapporto epistolare, così come la profonda amicizia con Lucio Dalla – che saranno quelli che la riporteranno alla luce. E lei di quella luminosità e bellezza ha brillato fino alla fine… Nel mentre, il lungo legame con Massimo Ciavarro, da cui è nato il figlio Paolo, e poi, dopo il divorzio dall’attore conosciuto sul set di Sapore di mare – divorzio avvenuto nel 1996 – l’unione durata fino al 2007 con il romanziere Andrea De Carlo.

La malattia e la dignità con cui Eleonora Giorgi l’ha vissuta

Più che mai allora negli ultimi anni al centro del suo racconto esistenziale, ancor più che i legami e gli affetti, ha fatto notizia la sua capacità di reinventarsi e di mettere a nudo un’anima candida e la semplicità di una vita spartana, quasi monastica, scandita da una quotidianità fatta di famiglia e di affetti – il nipote Gabriele, figlio di Paolo Ciavarro e di sua moglie Clizia Incorvaia sopra tutti –. Motori immobili di una forza interiore alimentata dalla speranza con cui l’attrice ha affrontato, con una dignità impareggiabile, l’ultimo, lungo, doloroso anno della malattia a cui oggi si è arresa.

Un simbolo femminile e un’icona del cinema

Un modello di resilienza, quello di Eleonora Giorgi, che è l’ultimo regalo, l’ultima iconica immagine che l’attrice ha lasciato all’immaginario collettivo. Segno di una intramontabile capacità di sublimare legami e incontri, e di attraversare epoche e generi, persino la terribile malattia che l’ha portata via, con un carisma unico, e forte di una bellezza raffinata e di una personalità dirompente, che le hanno sempre permesso di coniugare fascino e talento, e di diventare il simbolo femminile e l’icona del cinema italiano che per noi tutti oggi incarna irrevocabilmente.

Eleonora Giorgi, dietro i suoi personaggi il suo inconfondibile volto

Un ultimo personaggio simbioticamente indissolubile dai tanti che ha portato sul grande schermo e che l’hanno resa l’interprete capace di picchi comici, come di toccare le più profonde corde drammatiche, e di trasformarsi e adattarsi alle diverse stagioni della vita e del cinema. Processi, meravigliosi quanto faticosi, che l’hanno resa l’interprete e la donna amata e apprezzata di cui oggi piangiamo la scomparsa.

 

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di Priscilla Del Ninno - 3 Marzo 2025