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multe selvagge, record d’incassi nei comuni rossi

La hit dei più sanzionati

Multe selvagge, il record degli incassi nei comuni rossi: a Roma, Firenze e Milano i cittadini più tartassati. O più trasgressivi?

Gli incassi complessivi dichiarati dai soli comuni italiani sono arrivati a oltre 1,7 miliardi di euro, in aumento del 10% rispetto al 2023. E la domanda sorge spontanea: cittadini più trasgressivi o amministratori più accaniti e intransigenti?

Cronaca - di Lara Rastellino - 17 Marzo 2025 alle 19:48

I numeri che emergono dall’indagine di Facile.it su dati Siope parlano chiaro: nel 2024, i Comuni italiani hanno registrato un incremento significativo degli incassi derivanti dalle multe stradali, superando complessivamente 1,7 miliardi di euro, con un aumento del 10% rispetto al 2023. Tra le città che hanno contribuito maggiormente a questa cifra spiccano Milano, Roma e Firenze. Il che, tradotto dal mero linguaggio matematico-burocratico non fa che dirci che nei comuni a guida dem gli incassi da contravvenzione selvaggia sono da record. Ergo, i cittadini che vivono (e convivono con il caos metropolitano di quelle realtà) i più tartassati. O più trasgressivi? E i tutori dell’ordine i più rigorosi (e impietosi)…

Ovvio che la sicurezza stradale è un tema su cui non si può delegittimare, derogare o ironizzare: resta però il dubbio sulle sanzioni e su quanto ci sia di corresponsabilità in termini di delirio urbano e caos mobilità che, come noto, imperversano soprattutto nelle città più affollate.

Multe selvagge, il record d’incassi nei comuni amministrati dal Pd

E allora vediamolo nel dettaglio il report menzionato: Milano, guidata dal sindaco Pd Giuseppe Sala, ha incassato oltre 204 milioni di euro in sanzioni stradali nel 2024, posizionandosi al primo posto nella classifica nazionale. Un dato, questo, che in qualche modo solleva interrogativi sulla gestione delle politiche locali: le multe rappresentano una misura necessaria per garantire la sicurezza stradale o sono diventate una fonte di finanziamento alternativa per colmare le lacune di bilancio?

E ancora. Roma, sotto la guida del sindaco Roberto Gualtieri (altro primo cittadino di emanazione dem), si colloca al secondo posto con 145,8 milioni di euro incassati dalle multe nel 2024. Il che, al di là del dato meramente matematico, conferma come la Capitale, già afflitta da cronici problemi infrastrutturali e di bilancio, sembra affidarsi in maniera crescente alle sanzioni stradali per sostenere le proprie finanze. Rilievi e riscontri per cui è lecito domandarsi se questi numeri – e i relativi incassi record – siano frutto di una strategia risultato di una politica mirata alla sicurezza. O piuttosto di un espediente per reperire risorse economiche.

Cittadini più trasgressivi o amministratori più accaniti?

Poi c’è Firenze, amministrata dal sindaco Dario Nardella (altro primo cittadino in quota Pd), che ha registrato 61,6 milioni di euro di entrate da multe nel 2024, posizionandosi al terzo posto. La città, nota per il suo patrimonio artistico e l’afflusso turistico, potrebbe giustificare tali introiti con la necessità di mantenere ordine e sicurezza. Tuttavia, l’entità degli incassi induce a riflettere sull’effettiva proporzionalità delle sanzioni rispetto alle infrazioni commesse. È interessante notare che, analizzando l’importo delle multe in rapporto al numero di abitanti, Siena – anch’essa amministrata dal Pd – emerge al primo posto con una “multa pro capite” di 171,5 euro. Un dato, questo, che solleva ulteriori dubbi sull’equità delle politiche sanzionatorie adottate e sulla possibile esistenza di un accanimento verso cittadini e turisti.

Multe doverose a tutela di ordine e sicurezza o prelievo fiscale mascherato?

Insomma, per farla breve, alla luce di tanti e tali risultati, sarebbe fondamentale interrogarsi sulle motivazioni dietro a cifre di questa entità: si tratta di una legittima azione per garantire la sicurezza e il rispetto delle regole? O più prosaicamente di una strategia per sopperire a carenze finanziarie attraverso una tassazione indiretta e spesso vessatoria? I cittadini meritano chiarezza e una gestione equa delle risorse pubbliche, lontana da pratiche che possano essere percepite come meri strumenti di prelievo fiscale mascherato.

L’elenco dei comuni che hanno incassato di più (oltre il podio)

Detto questo, entriamo nei dettagli del report, delle cifre e dei raffronti estesi anche ad altre città (oltre alle tre dell’infamante podio). Con più di 204 milioni di euro, Milano guida la classifica 2024 dei comuni italiani che hanno dichiarato i maggiori proventi derivanti da multe e sanzioni stradali. Al secondo posto, con 145,8 milioni di euro si posiziona il comune di Roma, seguito da quello di Firenze (61,6 milioni di euro). Quarto, a un soffio, Torino (poco meno di 61,2 milioni euro), secondo quanto emerge dall’analisi di Facile.it su dati Siope, il sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici.

Continuando a scorrere la graduatoria, quindi, al quinto posto si trova il comune di Napoli, che lo scorso anno ha dichiarato incassi per multe stradali alle famiglie pari a 42,9 milioni di euro. Seguito dal comune di Genova (36,7 milioni di euro) e da quello di Bologna (27,7 milioni di euro). I primi 10 comuni della graduatoria, tra cui figurano anche Verona, Padova e Palermo hanno dichiarato, in totale, quasi 650 milioni di euro di sanzioni provenienti da multe stradali alle famiglie. Vale a dire più di un terzo del totale incassato da tutti i comuni italiani.

Il rapporto pro capite nelle grandi città

Se è ragionevole pensare che nelle città più grandi ci siano maggiori proventi da multe stradali, come cambia la classifica analizzando gli incassi in rapporto al numero di abitanti? Per rispondere alla domanda, Facile.it ha calcolato la “multa pro capite”, valore inteso come rapporto tra i proventi registrati nel Siope e il numero di abitanti residenti. Va detto, però, che non tutte le multe vengono fatte ad automobilisti residenti e, anzi, in alcune aree del Paese turisti e pendolari contribuiscono in modo importante al dato complessivo.

Così, limitando l’analisi ai soli comuni capoluogo di provincia emerge che al primo posto della graduatoria 2024 si trova Siena che, con una “multa pro capite” pari a 171,5 euro, supera anche il comune di Firenze, primo nella classifica del 2023, che scende invece al secondo posto con un valore pro capite pari a 170 euro. Al terzo posto si trova il comune di Milano che, con i suoi 204 milioni di euro in sanzioni e 1,37 milioni di abitanti, registra un valore pro capite pari a 149,10 euro (era 107 euro nel 2023). Ai piedi del podio si posiziona il comune di Padova, con oltre 23 milioni di euro di incassi da multe stradali dichiarati nel 2024 e un valore pro capite pari a 111,30 euro, mentre al quinto posto c’è il comune di Verona, dove il rapporto tra multe e abitanti è pari a 92,40 euro.

Multe, le trasgressioni dei piccoli comuni: un’altra classifica

Analizzando i dati disponibili sul Siope, e limitando la graduatoria ai comuni italiani più piccoli, ovvero quelli con meno di 1.000 residenti, emerge che le prime due posizioni sono rimaste invariate rispetto al 2023: in vetta alla classifica si trova il comune di Carrodano in provincia di La Spezia, che conta appena 465 abitanti ma, nel 2024, ha dichiarato incassi da multe stradali alle famiglie per oltre 807 mila euro. Al secondo posto si conferma il comune di Colle Santa Lucia, 346 abitanti in provincia di Belluno, che lo scorso anno ha dichiarato oltre 671.000 euro.

Sul gradino più basso del podio si posiziona il comune di Poggio San Lorenzo, provincia di Rieti, con 547 abitanti e 397.000 euro di multe. Quarta posizione per Rocca Pia, piccolo comune in provincia de L’Aquila, con appena 178 abitanti e incassi da multe stradali dichiarati nel 2024 pari ad oltre 281.000 euro. Al quinto posto, invece, si trova Calto, comune in provincia di Rovigo, che nel 2024 ha raccolto oltre 278.000 euro di multe a fronte dei suoi 683 abitanti.

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di Lara Rastellino - 17 Marzo 2025