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Sindacati nel panico

La guerra di Musk ai fannulloni (anche in Italia). Lettera alla base di Aviano: “Dimostrate di essere utili”

Alla Base, l'ordine di giustificare: le e-mail del Dipartimento per l’efficienza del governo Usa per monitorare le prestazioni lavorative. Poi, la precisazione: "Riguardano solo i cittadini americani"

Cronaca - di Alice Carrazza - 6 Marzo 2025 alle 11:19

Le e-mail sono arrivate, puntuali e perentorie, alla Base Usa di Aviano. Il mittente? Il Dipartimento per l’efficienza del governo degli Stati Uniti, il Doge, organismo voluto da Elon Musk per tagliare sprechi e burocrazia federale. Tra i destinatari, però, non ci sono solo i dipendenti governativi americani, ma anche il personale italiano che opera nell’avamposto militare: vigili del fuoco, addetti commerciali, lavoratori scolastici. La richiesta è chiara: dettagliare in cinque punti le attività svolte nell’ultima settimana.

La lettera di Musk alla Base di Aviano, i sindacati nel panico

Immediata la risposta dei sindacati. «Abbiamo chiesto immediatamente delucidazioni», afferma Angelo Zaccaria, coordinatore sindacale della Base di Aviano per UilTucs. In un primo momento, l’ufficio Public Affairs del 31° Fighter Wing aveva rassicurato i lavoratori: la direttiva riguardava esclusivamente i dipendenti americani. Poi, però, il contrordine. «Anche i dipendenti italiani devono rispondere», è la nuova indicazione dell’area commerciale della base. Alcuni lo hanno già fatto, rendicontando in cinque punti le attività svolte nell’ultima settimana, ma il nodo resta. I sindacati obiettano: i contratti italiani sono regolati dalla legislazione nazionale, non da Washington.

Un problema esteso a tutte le basi Usa in Italia

L’ordine ha il sapore del paradosso, ma non è un caso isolato. «Abbiamo verificato che la stessa situazione si sta verificando in tutte le basi Usa in Italia», conferma Roberto Del Savio, coordinatore sindacale della Base di Aviano per Fisascat-Cisl. «Una volta ottenuta la risposta, valuteremo come muoverci», conclude. Il confronto si è spostato ai livelli più alti, con il coinvolgimento della Jcpc (Joint Civilian Personnel Committee-Italy), l’organo di riferimento per le questioni nazionali. In ballo, oltre al rispetto dei contratti, c’è un principio di sovranità giuridica.

Il progetto di Musk e le tensioni sulle nuove direttive

Dietro l’iniziativa c’è il progetto di Musk di ridurre le spese federali attraverso il Doge, un organismo senza poteri ufficiali ma con un peso politico tangibile. Annunciato a novembre, il piano rappresenta una scossa alla burocrazia americana: snellire, tagliare, imporre efficienza. Le lettere inviate a pioggia ai dipendenti federali rientrano in questa logica: chi non risponde, rischia il licenziamento. Il metodo ha suscitato perplessità e malumori nelle agenzie governative. Alcuni dipendenti si sono rifiutati di rispondere, temendo che dietro la richiesta si celi un meccanismo di epurazione burocratica ma anche per paura di diffondere dati sensibili.

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di Alice Carrazza - 6 Marzo 2025