
La città sfruttata
Napoli, la rivolta dei Quartieri Spagnoli contro “Gomorra” e Saviano: “Vai a fare soldi altrove!” (video)
Solo violenza, da raccontare, filmare e poi vendere, a beneficio di chi incassa i diritti. Napoli si ribella all’ennesima fiction di “Gomorra” e i cittadini e i ristoratori dei Quartieri Spagnoli “cacciano” le telecamere arrivate per girare le scene della prossima serie ricavata dal libro di Roberto Saviano, “Gomorra – Le Origini”, iniziate da alcune settimane prima a San Giovanni a Teduccio e poi a Torre Annunziata, riprese poi approdate nel centro storico di Napoli.
La rivolta dei Quartieri Spagnoli contro “Gomorra” di Saviano
In piazza, la rivolta è guidata da Ciro Bossis, gestore della seguitissima pagina facebook “Figli del sud Popolo sovrano” che ha fatto affiggere due striscioni all’ingresso dei Quartieri Spagnoli con le scritte: “Ciak si gira, sempre Napoli di mira” e poi “Speculative riprese, imperdonabili offese”. Nel video Bossis parla chiaro: “Noi qua non vi vogliamo, ci abbiamo impiegato tanti anni per portare un po di cultura in questa zona. Jatevenne. I casting sono ammessi per i ragazzi dai 15 ai 18 anni. I ragazzi devono andare a scuola non fare i casting per Gomorra. Caro Saviano vai a guadagnare i tuoi soldi da un’altra parte. Invitiamo a tutte le mamme di Napoli di scendere in piazza contro questa malsana cultura di malavita. A noi la malavita non ci appartiene”. Tante le adesioni, anche sul web, per la rivolta dei Quartieri Spagnoli contro “Gomorra”. La nuova serie è una produzione di Sky Studios e Cattleya: l’ambientazione è negli anni ’70, per raccontare la nascita e l’ascesa del boss don Pietro Savastano.