
Immigrazione
Paesi sicuri, Bruxelles annuncia la lista e gela la sinistra. FdI: “Confermata l’efficacia dell’agenda Meloni”
“Martedì non presenteremo le liste” dei Paesi terzi e d’origine sicuri d’origine. “Posso solo dire che lo faremo prima di giugno. Lo faremo in anticipo, perché deve essere fatto prima, entrambe le liste: sia i Paesi di origine sicuri, sia i Paesi terzi sicuri”. L’annuncio arriva dal commissario europeo agli Affari interni, Magnus Brunner, in conferenza stampa di mercoledì 5 marzo, al termine del Consiglio Interni Ue.
La nota di Brunner
“Dobbiamo assolutamente consegnarle prima, perché devono andare di pari passo con la legislazione sui rimpatri. Quindi potete essere certi che sarà prima di giugno, sicuramente”, ha aggiunto. La Commissione europea presenterà invece martedì prossimo, 11 marzo, a Strasburgo la sua attesa proposta legislativa sul rimpatrio dei migranti irregolari che non hanno visto accolta la propria domanda di asilo nei paesi Ue.
Kelany: “Aspettiamo l’Albania tra nella lista dei Paesi sicuri”
“L’Europa – commenta Sara Kelany, responsabile immigrazione FdI – conferma ancora una volta che l’agenda Meloni sull’immigrazione è coerente ed efficace. L’annuncio del commissario Ue agli Affari Interni, Brunner sull’arrivo della prima lista europea di Paesi sicuri per i rimpatri entro il mese di giugno, al fine di accelerare le procedure di frontiera per le domande probabilmente infondate si pone nel solco di quello che il governo italiano sta facendo da due anni a questa parte. È inoltre un’ulteriore dimostrazione del fatto che l’Ue procede in direzione diametralmente opposta a quella dei giudici italiani, che con un’interpretazione singolare del diritto europeo stanno bloccando di fatto l’esecuzione del protocollo Italia-Albania”.
“Ci auguriamo che con l’arrivo dell’elenco dei Paesi sicuri stilato dall’Ue i centri albanesi possano entrare pienamente in funzione e che i giudici italiani, oltre a disattendere le pronunce della nostra Cassazione, non arrivino a contestare persino ciò che verrà deciso a Bruxelles per ostacolare le politiche migratorie del governo italiano. Se ne facciano una ragione le sinistre italiane che mostrano europeismo solo quando fa loro comodo”.