Papa Francesco, notte tranquilla. Prosegue la sua commovente lotta contro i malanni, gli “haters” e i corvi

“La notte è trascorsa tranquilla”, Papa Francesco “sta riposando”. Lo fa sapere oggi 8 marzo la Sala stampa del Vaticano nel consueto aggiornamento della mattina sulle condizioni di salute del Pontefice, ricoverato al Gemelli dallo scorso 14 febbraio per una polmonite bilaterale. Ieri i medici non hanno diramato alcun bollettino. L’aggiornamento tornerà stasera. La Sala stampa del Vaticano ieri ha comunque fatto sapere che le condizioni cliniche erano rimaste stabili pure in un quadro complesso per cui la prognosi resta riservata.

Il messaggio e le fake news

Non si è ancora spento l’eco del messaggio a sorpresa di Papa Francesco di giovedì sera Un audio con la voce del Pontefice flebile e sofferente diffuso anche per sgomberare il campo dalle fake news circolate sul web.

Il mondo fissa quella finestra chiusa è un po’ rabbuiata del Policrinico Gemelli dove Bergoglio ingaggia la sua ennesima ascesi a Cristo, la sua Quaresima di sofferente pazienza. Il Papa ha rilasciato quel messaggio oltre che per tacitare gli haters del web, anche per rasserenare i fedeli riuniti in preghiera e mettere a tacere corvi e sciacalli che si annidano in ogni luogo di potere, specie nella Chiesa, quella terrena, centro di potere e conciliabili tesi ad acciuffare quello che non appartiene all’insegnamento di Cristo: la cupidigia e il possesso. È davvero un messaggio di vita quello che sta dimostrando Bergoglio. È il capo della Chiesa, ha 88 anni, sta male in prognosi riservata, ma va incontro al volere di Dio col sorriso, la pazienza, la leggerezza, la forza di riempire ogni giorno, seppur difficile, di momenti di vita e di preghiera. Pur essendo il capo dell’istituzione più influente del mondo, comprende il suo destino e la finitezza umana. La fine dei giorni terreni fa paura a tutti, anche a chi è attaccato alla certezza che da qualche altra parte Dio esista e abbracci tutti.

Papa Bergoglio lotta contro corvi e sciacalli

Come un lottatore in carne ed ossa scaccia i corvi che risiedono proprio all’interno del Vaticano con la forza di chi conosce la fatica di governare le cose terrene. Ammette che se non sarà in grado lascerà. Non teme di mostrarsi al mondo coi segni della sofferenza. Da buon gesuita mostra icasticamente il calvario di Cristo dal quale gli uomini avrebbero da imparare per capire il significato del dolore. Questo sarà uno dei suoi lasciti testamentari nella memoria di comprende il valore dell’inizio e della fine.
Preghiamo tutti affinché si riprenda e possa siedere ancora sul soglio di Pietro per continuare a dare l’esempio che la vita, anche quando sta finendo, è leggerezza. Ecco, la vita è portare la croce col sorriso.