
Tutela dei diritti sociali
Partecipazione dei lavoratori, FdI: “La proposta di legge supererà la speculazione della lotta di classe”
Nei giorni scorsi, la Camera ha approvato la proposta di legge “partecipazione al lavoro” con 163 voti a favore, 40 contro e 57 astensioni. Oltre ai deputati della maggioranza nel governo di centro-destra, hanno votato a favore della proposta di legge anche i partiti centristi di opposizione, tra cui Italia viva e Azione, mentre il Partito democratico si è astenuto. Soltanto il Movimento 5 stelle e Alternativa verdi e sinistra italiana hanno votato contro il provvedimento. Il testo della legge riprende l’idea sindacale della Cisl con l’obiettivo di dare attuazione all’articolo 46 della costituzione italiana, che consente ai dipendenti di “collaborare, nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge, alla gestione delle aziende”. La proposta, che successivamente passerà in esame al Senato, ha dunque lo scopo di regolare la partecipazione economica, finanziaria, organizzativa e consultiva dei lavoratori delle imprese.
Cosa può succedere con l’applicazione della nuova proposta di legge? Abbiamo chiesto un parere a tre esponenti di Fratelli d’Italia: il deputato Marco Osnato, presidente della commissione finanze; il deputato e vicepresidente della Camera Fabio Rampelli; il deputato e presidente della commissione lavoro Walter Rizzetto. Tutti gli esponenti citati credono che la mozione sia importante per valorizzare i lavoratori, le aziende e anche la carta costituzionale.
Rampelli: “La partecipazione al lavoro supera le logiche della lotta di classe”
Il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli ha ricordato che “la conquista sulla partecipazione al lavoro deve essere confermata, ma sono convinto che l’esito finale sarà positivo”. La proposta è in contrasto contro chi ha costruito la propria fortuna sulla lotta di classe” ha spiegato ancora l’esponente di Fratelli d’Italia: “La partecipazione alla gestione degli utili responsabilizza il lavoratore verso l’impresa nella quale opera”. “In questo modo si supera il sistema del ‘vecchio salario’, con cui il lavoratore veniva percepito come un ingranaggio anonimo che non condivideva il percorso della propria azienda”.
“Ricordo le discussioni con mio padre, imprenditore, cui proponevo da ragazzo di essere coerente con il suo dichiararsi di ‘destra’, di favorire la partecipazione alla gestione e destinare una parte degli utili d’azienda ai suoi dipendenti” aveva scritto qualche giorno fa il vicepresidente della Camera Rampelli in un comunicato stampa. “Mi guardava interdetto, un po’ affascinato e un po’ contrariato per il mio inguaribile idealismo”. “L’approvazione di questa legge è un passaggio storico per la Repubblica italiana, fondata sul lavoro, e dimostra che capitale e lavoro, con la destra conservatrice e sociale al tempo stesso, stanno dalla stessa parte”, ha poi concluso Rampelli.
Rizzetto: “Ci accingiamo a celebrare l’articolo 46 della costituzione”
“Dopo oltre 75 anni ci accingiamo a celebrare l’articolo 46 della costituzione che parla di progresso ma non solo” ha detto il presidente della commissione lavoro alla Camera Walter Rizzetto e ringraziando il sindacato Cisl “per aver raccolto 400mila firme”, contribuendo al progetto legislativo. “Siamo andati spediti anche grazie al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, recuperando oltre 72 milioni dalla vecchia legge di stabilità per coprire la proposta”. “Abbiamo fatto qualcosa di interessante e difficile, perché questa è una proposta virtuosa ma non semplice nella costruzione legislativa”, ha sottolineato ancora il deputato di FdI. Successivamente, Walter Rizzetto ha spiegato che per la proposta di legge è stata tenuta in considerazione “la partecipazione consultiva che resterà in capo all’azienda e a cui contribuiranno i lavoratori”, ma anche “il tema degli utili, nel caso in cui ci fossero dei lavoratori in grado di concorrere a migliorare il trattamento economico annuale”.
Osnato: “La nostra è una battaglia storica che unisce più sensibilità”
“Quella per la partecipazione al lavoro è una battaglia storica della destra sociale ed è congrua alla costituzione, perché unisce tante sensibilità politiche”, ha commentato il presidente della commissione finanze alla Camera Marco Osnato. “Sono contento che la proposta abbia trovato grande eco in molti ambienti sindacali come la Cisl, però non tutti hanno compreso la bontà di questa proposta di legge” ha proseguito il deputato di Fratelli d’Italia. “Oggi salutiamo questa prospettiva storica e crediamo che possa migliorare la situazione dei nostri lavoratori, ma anche quella del mercato italiano”. “L’idea è quella di portare giovamento alle aziende e ai lavoratori – ha ribadito Osnato – lavoro e capitale che si uniscono per dare vita a qualcosa di proficuo in questo ambiente“.