
Investimenti e riforme
Pnrr, i numeri confermano il primato europeo dell’Italia. Foti: oltre 1 miliardo per le case popolari
La Cabina di regia ha adottato la sesta Relazione al Parlamento. Meloni: siamo orgogliosi dei risultati, siamo i primi per obiettivi conseguiti, risorse ricevute e richieste di pagamento formalizzate e incassate. E le opposizioni insorgono
Riflettori puntati sullo stato di attuazione del Pnrr, che, numeri alla mano, conferma il primato europeo dell’Italia. La cabina di regia sul piano, presieduta dal ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, ha adottato oggi la sesta Relazione da inviare al Parlamento. Il ministro ha illustrato il lavoro svolto dal governo nel secondo semestre 2024, per conseguire tutti gli obiettivi programmati. Obiettivi centrati che hanno consentito all’Italia di ricevere il pagamento della quinta rata (11 miliardi di euro), della sesta (8,7 miliardi di euro) e di richiedere il pagamento della settima rata, pari a 18,3 miliardi di euro. “Attivato 92% del Pnrr, speso il 52% dei fondi avuti”, annuncia il ministro Foti.
Pnrr, via libera alla sesta Relazione da inviare alle Camere
“La sesta Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione del Pnrr conferma il primato europeo dell’Italia nella sua realizzazione. Per numero di obiettivi conseguiti. Per risorse complessive ricevute. E per numero di richieste di pagamento formalizzate e incassate”. Così la premier Giorgia Meloni nella premessa della Relazione. Poi l’impegno a procedere sulla rotta intrapresa. “Il governo, le amministrazioni titolari, le prefetture e tutti i soggetti attuatori continueranno a lavorare, con costanza e determinazione. Per portare a compimento tutti gli investimenti e le riforme”.
Meloni: confermato il primato europeo dell’Italia
“Lo faremo – ha aggiunto la premier – con lo stesso rigore, la stessa passione e lo stesso spirito di abnegazione che ci hanno permesso di diventare un modello in Europa nell’attuazione del Pnrr. Abbiamo ancora molto lavoro da fare. Ma i risultati raggiunti finora ci rendono orgogliosi e ci spronano a fare sempre meglio. Nell’interesse dell’Italia e degli italiani”. Nella relazione al Parlamento si evidenzia, inoltre, che dei 145,3 miliardi di euro di risorse territorializzabili, il governo ha destinato al Mezzogiorno ben 59,3 miliardi di euro. Pari al 40,8% del totale delle misure territorializzabili.
Foti: stanziato un miliardo e 300 milioni per gli alloggi popolari
Inoltre il governo ha stanziato oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro per la riqualificazione delle case popolari, a beneficio delle famiglie vulnerabili e a basso reddito. Lo sottolinea il ministro Foti parlando di una misura in linea con il modello Caivano. “Che punta a rinnovare le periferie degradate per restituirle ai cittadini”, spiega. Nel dettaglio la misura prevede il finanziamento di interventi di efficientamento energetico negli alloggi di edilizia residenziale pubblica, con l’obiettivo di potenziarne le prestazioni di almeno il 30%. “Con questo intervento – aggiunge Foti – il governo Meloni ribadisce il proprio impegno nel migliorare la qualità della vita dei cittadini, promuovendo una società più inclusiva, equa e sostenibile”. Con questa misura attuativa del capitolo RePowerEu – commenta in una nota Massimo Milani di FdI – il governo Meloni dimostra “la volontà di risanare le periferie garantendo le risorse per compiere interventi necessari e migliorativi”.
Sinistre sulle barricate: Meloni riferisca in Parlamento
Come da copione le sinistre si precipitano a rumoreggiare e attaccare il governo strumentalizzando l’analisi della Corte dei Conti sullo stato di attuazione del Pnrr. Apre le danze Elly Schlein denunciando “l’incompetenza del governo di Giorgia Meloni” e tornando a intonare la stanca litanìa dei ritardi e degli errori. “Sono a rischio case della salute, nidi e alloggi universitari, ma pure infrastrutture ferroviarie e idriche”, è il grido di dolore di Pd e 5Stelle. In realtà la Corte dei Conti ha evidenziato che il raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi “è in linea con le previsioni”, pur permanendo alcune criticità”. Tanto basta alle opposizioni per scendere sulle barricate e chiedere, come consueto, che la premier chiarisca in Parlamento. Lo sport preferito dalle sinistre a corto di argomenti insieme alla richiesta di dimissioni di questo o quel ministro.
Schlein e Bonelli all’attacco farfugliano di operazione verità
“Non è più accettabile che il governo continui a nascondere la realtà ai cittadini e alle istituzioni”, tuona il dem Piero De Luca che chiede ‘un’operazione verità”. Angelo Bonelli non è da meno “Giorgia Meloni vaneggia, celebra un presunto primato italiano nell’attuazione del Pnrr mentre il governo sta mettendo a rischio 1,2 miliardi di euro destinati alla messa in sicurezza dal rischio idrogeologico di Emilia-Romagna, Marche e Toscana”.