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Politici e attivisti pro-immigrazione aggrediscono lo “zar dei confini” Tom Homan. Lui ride e li ignora (video)

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Politici e attivisti pro-immigrazione aggrediscono lo “zar dei confini” Tom Homan. Lui ride e li ignora (video)

Esteri - di Gabriele Caramelli - 14 Marzo 2025 alle 14:46

Scene caotiche arrivano dal Campidoglio di Albany, nello stato di New York. dove gli attivisti pro immigrazione e i legislatori democratici hanno tentato di assediare lo “zar dei confini” Tom Homan a seguito dei suoi sforzi per la repressione della migrazione clandestina. Ma il funzionario statunitense, che è diventato il volto delle politiche d’espulsione previste dall’amministrazione Trump, non si è fatto intimidire e ha continuato a camminare serenamente nel corridoio mentre mangiava una mela. Il sorriso beffardo di Homan ha fatto arrabbiare ancora di più i manifestanti, che hanno provato a scavalcare il blocco della polizia e dei legislatori repubblicani schierati per impedire eventuali interferenze.

Politici e attivisti pro- immigrazione aggrediscono Tom Homan

“Niente odio, niente paura: gli immigrati qui sono i benvenuti”, hanno urlato i contestatori mentre la deputata Jessica Gonzalez-Rojas esibiva un cartello con la scritta “uniti siamo di più. Altri manifestanti, invece, sventolavano insegne con lo slogan “cercare rifugio è un diritto umano”. Il video dell’assalto a Tom Homan mostra anche Zohran Mamdani, membro democratico dell’Assemblea e candidato sindaco di New York City che cerca di spingersi oltre il cordone di sicurezza, urlando contro il proprio avversario politico. Mamdani si è dimostrato fortemente contrario alle politiche sull’immigrazione e al recente arresto di Mahmoud Khalil, studente della Columbia university e attivista anti-israeliano, che secondo le autorità federali ha partecipato a manifestazioni pro-Hamas.

Homan: “Non ci fermeranno, continueremo a fare il nostro lavoro”

Tom Homan si trovava ad Albany per sollecitare le forze dell’ordine statali e locali a cooperare con le operazioni dell’Ice (agenzia federale per l’immigrazione), poiché la legge dello Stato di New York impedisce alle forze dell’ordine locali e statali di rispettare le misure di fermo dell’Ice e di trattenere immigrati clandestini. “Questo è un attacco all’applicazione delle leggi sull’immigrazione, è chiaro”, ha chiarito Homan: “Non ci fermerete, Stato di New York, dovete cambiare lo stato di rifugio. Se non lo fate, fatevi da parte, faremo il nostro lavoro”. “Invece di un agente che arresta un cattivo, ora dovrò inviare un’intera squadra“.

 

 

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di Gabriele Caramelli - 14 Marzo 2025