
E la sinistra muta
Prodi su Ventotene perde la testa e tira i capelli alla cronista Mediaset (video) FdI: vergognoso
Romano Prodi va fuori di testa alla domanda Ventotene e reagisce addirittura tirando i capelli alla cronista Mediaset. Accade anche questo, nel silenzio pressoché generale dei media di sinistra. Il video integrale andrà in onda martedì alla trasmissione Quarta repubblica. Intanto fioccano le proteste di Fratelli d’Italia, nel silenzio generale della sinistra.
Montaruli: da Prodi reazione spocchiosa e volgare
«Romano Prodi parla di volgarità ma di volgare c’è solo la sua reazione spocchiosa verso una giornalista, una lavoratrice, che denota il cortocircuito dell’opposizione e che abbiamo già visto in aula durante il discorso della premier Meloni». A dirlo è Augusta Montaruli, vicecapogruppo FdI alla Camera, intervenendo nella trasmissione Agorà, su Rai 3.
Se Salvini avesse messo le mani addosso ad una giornalista tirandole i capelli, dopo che quella gli aveva posto una domanda che lo aveva innervosito, cosa sarebbe successo?
Prodi può? Perché Prodi può?
Le donne di sinistra non hanno nulla da dire? pic.twitter.com/VGVh3oUz3H— Alex Bazzaro (@AlexBazzaro) March 22, 2025
«Solidarietà alla collega Lavinia Orefici offesa e umiliata per aver fatto una semplice domanda», viene espressa dal sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai. «Dispiace che Prodi – prosegue la nota del sindacato guidato da Francesco Palese – non si sia scusato pubblicamente. Unirai condanna con fermezza sia l’atteggiamento maschilista sia l’accusa alla collega di ‘fare politica in modo volgare’. Chiunque veda la registrazione può capire cosa sia stato davvero volgare».
Prodi è solo la faccia della sinistra finta buona che sorride beota macela una intrinseca violenza nei modi e nella sostanza. Come l’euro e tutta la UE.pic.twitter.com/73fF75njZq
— Covidiots – la paggina officinale (@Covidioti) March 22, 2025
Gardini: “Citare Ventotene provoca reazioni scomposte da Prodi”
La vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Elisabetta Gardini nel ribadire la solidarietà alla giornalista Mediaset sottolinea come «la citazione testuale del Manifesto di Ventotene continua a provocare reazioni scomposte da parte dei principali esponenti della sinistra nazionale».
L’esponente di FdI definisce «totalmente eccessiva, arrogante e fuori luogo la reazione del Professore che allunga addirittura la mano, quasi per dare un buffetto di rimprovero a una propria alunna: un atteggiamento prevaricatore nei confronti di una donna la cui unica colpa è quella di aver rivolto una semplicissima domanda. Un simile comportamento – conclude – merita una condanna unanime da parte di tutta la politica. Il rispetto verso chi esercita il proprio lavoro con professionalità è un principio che non può essere calpestato da nessuno».
ROMANO PRODI VERGOGNATI❗️
Qui l’età non è una giustificazione. Questo è l’esempio concreto di cos’è la sinistra, una rappresentazione perfetta: cafonaggine, maleducazione ipocrisia, falsità. Tutto concentrato in questo personaggio che tanto danno ha fatto e continua a fare… pic.twitter.com/IkadpQEyFO— Virna (@Virna25marzo) March 23, 2025
Da Sisler ad Almici la protesta di FdI per la condotta del Professore
«L’aggressività con cui Romano Prodi ha risposto all’inviata di Quarta Repubblica, Lavinia Orefici, non è solo indice di nervosismo, ma conferma che a sinistra la libertà di pensiero è un concetto valido solo quando si adegua alla loro narrazione»: così il senatore di Fratelli d’Italia Sandro Sisler, vicepresidente della Commissione Giustizia del Senato della Repubblica.
«Il gesto di Prodi non può essere minimizzato: toccare una giornalista, tirandole una ciocca di capelli, non è soltanto un gesto fuori luogo, ma rappresenta una forma di aggressione inaccettabile», incalza la deputata di Fratelli d’Italia, Cristina Almici. «Mi auguro – prosegue – che l’Ordine dei giornalisti e la Federazione nazionale della stampa prendano una posizione chiara e netta per tutelare la dignità e la libertà di chi fa informazione, senza discriminazioni ne’ silenzi di comodo. Esprimo la mia piena solidarietà a Lavinia Orefici, con l’auspicio che episodi del genere non vengano mai più tollerati o, peggio ancora, normalizzati solo perché compiuti da personalità della sinistra».