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Quante sono e dove si trovano le testate nucleari in Europa: la mappa Paese per Paese

L'analisi

Quante sono e dove si trovano le testate nucleari in Europa: la mappa Paese per Paese

Dalla Francia alle basi Nato: le bombe atomiche nel Vecchio Continente sono stimate in alcune centinaia. Ecco quante ne hanno Usa e Russia

Cronaca - di Gabriele Caramelli - 3 Marzo 2025 alle 16:16

Il continente europeo è ricco di testate nucleari: la Francia ne possiede almeno 300. Altre 100 testate sono state garantite dagli Usa e custodite nelle basi Nato europee: in Italia ce ne sono 35, di cui 15 custodite a Ghedi e altre 20 ad Aviano. In Olanda, nella base di Volkel, ce ne sono 15, così come in Germania, a Buchel, e in Belgio, a Kleine Brogel. In Turchia, invece, altre 20 armi nucleari vengono custodite nella base di Incirlik, sul versante asiatico del Paese.

Questi numeri sono stati pubblicati dalla Federation of american scientists, che però dimentica il Regno Unito: secondo una stima di Archivio disarmo del 2022, il Regno Unito possiede 180 armi nucleari in totale. Invece, gli Stati Uniti dispongono di 3700 armi nucleari, un numero che supera di gran lunga quello dei Paesi europei. Eppure la Russia è riuscita a superare anche l’America con 4477 testate nucleari, di cui 1588 in assetto strategico schierato e altre 2889 in riserva non distribuite.

Perché la Francia ha più armi nucleari degli altri Stati europei?

L’impegno della Francia nello sviluppo del nucleare è il frutto di una decisione presa dal generale e presidente della Repubblica Charles De Gaulle nel dopoguerra. Lo scopo era quello di garantire un’autonomia energetica, attraverso le centrali, ma anche difensiva, soprattutto dopo quanto accaduto durante il conflitto. Attualmente, il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron ha messo la “deterrenza nucleare” nei confronti della Russia sul piatto delle discussioni in atto sul conflitto in Ucraina, alla luce della eventualità che gli Usa riducano il proprio impegno.

L’altolà dell’Italia

Il 17 giugno del 2024, il segretario della Nato Jens Stoltenberg ha rivelato al Telegraph che ci sono state delle consultazioni tra i membri dell’Alleanza atlantica sul ritiro dei missili dai depositi e sulla loro messa in stand-by. “Non entrerò nei dettagli operativi su quante testate nucleari dovrebbero essere operative e quali essere immagazzinate, ma dobbiamo consultarci su questi temi: questo è esattamente ciò che stiamo facendo”, aveva spiegato.

“Non si è mai parlato in nessuna riunione della Nato della questione delle armi nucleari”, ha spiegato il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani durante le commissioni Esteri congiunte di Camera e Senato. “L’ho letto anch’io, a noi non ha mai detto nulla di armi nucleari. Noi siamo contrari all’uso di armi nucleari”. “Non c’è nessuna corsa al nucleare da parte nostra”, ha poi concluso il titolare del dicastero.

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di Gabriele Caramelli - 3 Marzo 2025