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Ramy, nuova smentita per gli odiatori delle divise: soccorsi chiamati a tempo di record

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Ramy, nuova smentita per gli odiatori delle divise: soccorsi chiamati a tempo di record

Cronaca - di Alessandra Parisi - 14 Marzo 2025 alle 20:46

Caso Ramy, dopo la perizia che certifica il comportamento corretto della macchina dei carabinieri che inseguiva lo scooter con a bordo il giovane marocchino di 19 anni rimasto ucciso e Fares Bouzidi (che guidava), arriva un’altra prova che scagiona definitivamente le forze dell’ordine, dopo mesi di assalti all’arma bianca delle sinistre e ricostruzioni giornalistiche di parte. Prima la consulenza cinematica disposta dalla procura di Milano poi l’esclusiva di Dritto e Rovescio sugli audio inediti delle conversazioni dei carabinieri presenti sul luogo dell’incidente. Dai vocali, trasmessi dalla trasmissione condotta da Paolo Del Debbio, emerge una verità finora taciuta, per accreditare l’ipotesi delle responsabilità degli agenti nella morte di Ramy.

Ramy, le conversazioni inedite dei carabinieri trasmesse da Dritto e Rovescio

Gli audio certificano che i carabinieri hanno agito con la massima tempestività nel dare l’allarme. I soccorsi vengono chiamati fin dai primi istanti del tragico incidente. Chiamate un’automedica, un’ambulanza dai”, dice una voce. E ancora: “Senti manda un’ambulanza”. Il carabiniere della centrale risponde dopo solo un minuto e undici secondi dallo schianto della moto e solo 41 secondi dalla prima richiesta di soccorso degli agenti sul posto. Un tempo brevissimo e conforme alle regole.

I soccorsi furono chiamati all’istante

“Sono in linea con il 118″, risponde il carabiniere della centrale. “Stanno arrivando,  però hanno bisogno di qualche dettaglio in più”, dice ai colleghi. Immediata la risposta dei carabinieri sul posto dell’incidente. “Si sono staccati entrambi dalla moto, non sono coscienti. Manda un’ambulanza e il 118”. I soccorsi, come certificano le registrazioni, erano già stati chiamati tempestivamente. Una volta arrivati, le gazzelle si dividono per velocizzare le operazioni. Una va al policlinico mentre l’altra, al contrario, va con il ferito. Dopo la notizia della morte di Rami, vista la concitazione del momento, il carabiniere che si trova in ospedale chiede: “Mandami una macchina qua al policlinico urgente, veloce perché qua ne stanno arrivando una marea”.

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di Alessandra Parisi - 14 Marzo 2025