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Diciotti, la mossa delle toghe

Risarcimento ai migranti, ora il Csm chiede una pratica a tutela dei giudici. Gasparri: “La apra a tutela dei cittadini offesi”

Dal Consiglio superiore della magistratura parte il "soccorso" alla Cassazione dopo le polemiche sul caso Diciotti: chiesta l'apertura di una pratica a tutela. In pratica si vorrebbe impedire di commentare le sentenze. Il senatore azzurro: "Non ci faremo ammutolire dalle minacce arrivate in questi giorni

Politica - di Federica Argento - 11 Marzo 2025 alle 18:20

Sapevamo che le sentenze si accettano ma si possono criticare. Invece no, ora anche criticare non è possibile. Infatti, molti membri del Csm vogliono aprire una pratica a tutela delle Sezioni unite della suprema Corte di Cassazione. Dopo la sentenza recente che ha sconfessato la richiesta del pubblico ministero della Cassazione che chiedeva di respingere la richiesta di rimborso del clandestino, ora  tutti i consiglieri togati del Csm e i laici Ernesto Carbone (Iv), Roberto Romboli (Pd) e Michele Papa (M5S) chiedono tutela per l’indipendenza e del prestigio delle Sezioni Unite civili della Corte di Cassazione. I commenti di diversi esponenti politici hanno fatto storcere il naso ai togati che hanno derubricato le legittime critiche della politica ad insulti.

Diciotti, Csm in  soccorso della Cassazione

Con la pretesa bizzara di dettare anche il lessico politico, il documento firmato dai consiglieri togati e da tre laici del Csm prende di mira alcune espessioni come: ‘sentenze ideologiche’, ‘sentenza vergognosa’, ‘invasione di campo indebita’, ‘decisione frustrante’. Espressioni – si legge – che “adombrano, in maniera falsa e inaccettabile, un asservimento della funzione di legittimità a interessi esterni alla giurisdizione; orientati ad imporre un determinato orientamento politico al governo italiano. Per le ragioni esposte, si chiede l’apertura, ai sensi dell’art. 36 del Regolamento Interno, di una pratica a tutela dell’indipendenza e del prestigio delle Sezioni Unite civili della Corte di cassazione”.

Risarcimento ai migranti, Gasparri: “Sentenza balorda”

Una mossa abbastanza lunare. Fa notare il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri: “Dopo la sentenza recente che ha sconfessato la richiesta del pubblico ministero della Cassazione che chiedeva di respingere la richiesta di rimborso del clandestino, sono arrivate le decisioni dell’Unione europea; che vanno esattamente nella direzione auspicata dal Governo italiano e dalla parte opposta da quella imboccata dalla Corte di Cassazione. Con pervicacia una buona parte del Csm vuole difendere chi ha emesso una sentenza davvero balorda. Sappiamo a quanto poco servano le cosiddette pratiche a tutela. Ma sarebbe meglio aprire una pratica a tutela dei cittadini, offesi e indignati per questa sconcertante sentenza“.

Il capogruppo di Forza Italia al Senato ha aggiunto: “Peraltro, la Suprema, e potremmo dire superba, Corte di Cassazione ha perfino sbagliato le date: scambiando il 2019 con il 1989. Scambiano le date, forse scambiano anche i principi del diritto. La pratica a tutela andrebbe aperta, ma a difesa dei cittadini italiani che di una Cassazione così non sanno che farsene. Se poi la presidente Cassano vuole ancora intimidirci con i suoi comunicati dal sapore censorio -conclude Gasparri- sappia che non ci chiuderanno la bocca. Non ci faremo ammutolire e non tollereremo in silenzio le minacce che sono arrivate, nei giorni scorsi, da tanti mondi togati, da realtà associative, dalla stessa Cassazione”.

L’ordinanza a sezioni unite della Corte di cassazione sul caso Diciotti depotenzia la politica migratoria italiana dell’attuale governo. Ma anche i criteri di pianificazione dello smistamento dei migranti richiedenti asilo tra i vari centri di prima accoglienza sull’intero territorio nazionale. Con il rischio di potenziale aggravio per le regioni del sud a dover assorbire tutti i flussi migratori”. Ne è convinto il marittimista Giuseppe Loffreda che in un colloquio con l’Adnkronos ha illustrato le zone grigie di una sentenza clamorosa che ha scatenato lo sdegno di governo e maggioranza e la claque delle sinistre.

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di Federica Argento - 11 Marzo 2025