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Risarcimento alla moglie per le “corna” del marito: sentenza storica. Corsa alle richieste dei danni…

Il caso a Treviso

Risarcimento alla moglie per le “corna” del marito: sentenza storica. Corsa alle richieste dei danni…

Cronaca - di Marta Lima - 12 Marzo 2025 alle 13:25

Vale un gruzzoletto di diecimila euro l’umilizione subita dalla ballerina Roberta Zoia, 51 anni, originaria di San Donà in provincia di Venezia che ha ottenuto una sentenza storica dal  tribunale di Treviso: soldi come ristoro per il danno causato dal tradimento dell’ex marito, ma anche per le menzogne e l’umiliazione. Oggi, in un’intervista a La Stampa, la donna ha parlato di risarcimento giusto perché “lesa in diritti garantiti dalla Costituzione: la dignità, l’onorabilità, l’immagine e la salute”. Il suo avvocato, Davide Favotto, a quanto pare, sarebbe assediato da ex mogli costrette a portare le “corna” e ora a caccia di un risarcimento, sulla scìa della sentenza per Roberta Zoia. La donna aveva sposato nel 2007 il compagno ballerino, con il quale tre anni dopo aveva aperto una scuola. Poi il tradimento e la promessa tradita di chiudere la relazione.

Moglie con “corna”, la sentenza e il risarcimento

La donna e il suo ex lavoravano insieme, ma secondo la Zoia “della sua relazione extraconiugale erano a conoscenza tutti, tranne me. Perché lui negava anche davanti all’evidenza, mi dava della matta. Perché io mi sono ritrovata a preparare per i campionati italiani di danza la ragazza che mi aveva rubato il marito”.  Il racconto è disperato: “L’ho affrontato ancora, lui mi ha giurato che avrebbe lasciato quella donna. Io ho provato a credergli e l’ho perdonato, per poi scoprire che non era vero. Soprattutto, ho unito tutti i puntini delle circostanze di un tradimento che andava avanti da anni, davanti a me, ma nascosto da me… Mio marito partiva in trasferta con questa donna. Durante le ricorrenze, mi lasciava a casa da sola, per correre da lei e dai suoi genitori. Quando era invitato alle feste, mi diceva di rimanere a casa, per stare da solo con lei. Anche a scuola, la relazione era palese: quando lei andava in bagno, lui la seguiva. Sono pure stati visti in atteggiamenti intimi. Chissà quante battute sono state fatte alle mie spalle, quante risate. Gli altri maestri, i ballerini: tutti sapevano tutto, tranne me. Se ci ripenso, vedo ancora lo sguardo di sfida di quella ragazza: mi aveva portato via l’uomo che amavo e voleva dirmelo…”. Quanto basta per chiedere il divorzio e il risarcimento. “Per me non è stata tanto una vittoria economica, ma una vittoria morale”.

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di Marta Lima - 12 Marzo 2025