
Sinistra allo sbando
Notizione da giornalone: il Pd ha trovato l’accordo con il Pd. Trump e Putin scansatevi proprio
Dopo quasi 24 ore di riunione e psicodrammi ininterrotti, i dem sono riusciti a partorire una risoluzione unitaria sulle comunicazioni del premier in vista del Consiglio europeo
Dopo quasi 24 ore di riunione e psicodrammi pressoché ininterrotti il Pd è riuscito a trovare un accordo con se stesso sulla risoluzione sulle comunicazioni del premier in vista del Consiglio europeo. L’evento si può a buon titolo mettere nel novero delle notizie di giornata. Il livello di scontro interno ai dem, infatti, era arrivato a un punto tale che non disdice inserire la pace fatta al fianco, per esempio, della telefonata tra Trump e Putin.
Il Pd trova l’accordo, ma non il senso del ridicolo
«Penso si sia fatto un positivo lavoro di condivisione. Davanti alle divisioni del centrodestra, noi ribadiamo con nettezza le linee di fondo della nostra politica estera», ha commentato non senza un certo sprezzo del ridicolo il senatore Alessandro Alfieri.
Nella risoluzione Pd passa la linea Schlein sul cambio «radicale» di ReArmEu
Sulla questione più dibattuta e più lacerante, vale a dire se il Pd nella risoluzione dovesse chiedere un cambiamento «radicale» o un cambiamento «profondo» del Piano von der Leyen, pare l’abbia spuntata la segretaria. Secondo quanto trapelato, nella risoluzione si legge che «il piano ReArmEU, proposto dalla Presidente della Commissione europea Von der Leyen, va nella direzione di favorire soprattutto il riarmo dei 27 Stati membri e va radicalmente cambiato, poiché così come presentato non risponde all’esigenza indifferibile di costruire una vera difesa comune che garantisca la deterrenza e un percorso di investimenti comuni in sicurezza realizzati non a detrimento delle priorità sociali, di coesione e sviluppo dell’Unione».
Dopodomani è un altro giorno e si vedrà
Pericolo scampato per Elly, almeno per il momento. O almeno per oggi e per domani, quando la questione Consiglio europeo – con la necessità di non presentarsi in ordine al Parlamento nazionale come è accaduto al Parlamento europeo – si sposterà alla Camera. Da dopodomani si vedrà.