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Rogo negli stabilimenti di Ostia, il 24enne arrestato: “L’ho fatto per tristezza, per frustrazione”

Fiamme sul litorale laziale

Rogo negli stabilimenti di Ostia, il 24enne arrestato: “L’ho fatto per tristezza, per frustrazione”

In un primo tempo la polizia ha indagato per dolo senza escludere la mano criminale dietro gli incendi alle "Dune" e al "Belsito". Poi la confessione del senza fissa dimora che ha ammesso la colpevolezza e assicurato di aver fatto tutto da solo

Cronaca - di Alessandra Parisi - 27 Marzo 2025 alle 17:55

Ho appiccato gli incendi per tristezza, per frustrazione. E ho fatto tutto da solo”. Questa la confessione del ventiquattrenne italiano, senza fissa dimora, fermato dagli agenti della Squadra Mobile per gli incendi in diversi stabilimenti balneari di Ostia di alcuni giorni fa. Il giovane, convocato questa mattina dal pm Stefano Opilio titolare dell’inchiesta per incendio doloso coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, ha ammesso di essere stato lui ad appiccare i sei roghi ma di aver fatto tutto in autonomia, senza alcun mandante. Roghi che ha spiegato di aver appiccato utilizzando pezzi di plastica e legno, bombolette spray e un accendino.

Roghi di Ostia, un 24enne senza fissa dimora ha confessato

L’uomo è stato individuato ieri pomeriggio grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza. Cresciuto nel quartiere San Giovanni in un contesto familiare difficile, ha raccontato agli inquirenti, di essere arrivato a Ostia una settimana fa. E di aver trascorso le notti a dormire negli androni dei palazzi. Per il ventiquattrenne, che non aveva con sé alcun telefono,  è scattato il fermo del pubblico ministero che nelle prossime ore ne chiederà la convalida. Intanto verrà trasferito in carcere. Il pm titolare dell’inchiesta, vista la situazione del ragazzo, disporrà inoltre una consulenza psichiatrica.

Il 24enne è stato fermato, richiesta una consulenza psichiatrica

Due i roghi che si sono verificati due giorni fa nel litorale di Ostia, a pochi chilometri da Roma. Sei le cabine distrutte e due danneggiate nello stabilimento Le Dune, uno dei più rinomati del litorale. In serata un altro rogo ha coinvolto lo stabilimento. In questo caso a bruciare una sola cabina. Intervento immediato e apertura delle indagini della polizia, che in un primo tempo non ha escluso il dolo e quindi la possibile mano criminale. Il rapido intervento dei vigili del fuoco e l’assenza di vento hanno impedito che l’incendio si estendesse ulteriormente. I due stabilimenti fanno capo a due imprenditori da tempo in prima linea contro la Bolkenstein. Renato Papagni, in passato presidente di Federbalneari e di Edoardo Moscara, membro di Sib Confcommercio. In particolare Le Dune vedrà scadere la propria concessione nel 2027, a differenza di molte altre strutture, finite in un bando sospeso dal Tar.

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di Alessandra Parisi - 27 Marzo 2025