
"Retroscena inesistenti"
Salvini: “Sarei in guerra con Meloni per la telefonata a Vance? Siamo su scherzi a parte”
Una guerra con la premier Meloni per la telefonata con il vice presidente americano Vance? “È scherzi a parte, non è giornalismo. Lasciamo alla libera stampa italiana di fare il suo mestiere… Teniamoci il pragmatismo e la realta’”. Lo dice Matteo Salvini, in video collegamento con l’inaugurazione della decima edizione della scuola politica della Lega.
“Ieri ho parlato al telefono con il vicepresidente americano Vance e ho letto alcuni giornali che parlando di guerra con Meloni. Il vicepremier – ha aggiunto Salvini – che chiama non dico il suo omologo ma il vicepresidente degli Usa per parlare di investimenti… con chi ne devo parlare? Io sono vice presidente del Consiglio, se c’è un piano di investimenti miliardario sulla rete infrastrutturale americana, è mio dovere lavorare per le aziende italiane”. Per il leader della Lega non ci sono dunque contrasti con la premier, si tratta di “retroscena inesistenti e surreali”.
“Se chi sparò a Trump l’estate scorsa – ha aggiunto il leader del Carroccio – se quel proiettile avesse avuto un centimetro diverso di traiettoria, e invece di sfiorare un orecchio avesse colpito il capo, staremmo parlando di un altro mondo. Quindi evidentemente ringraziamo il buon Dio per quel centimetro, ma non lo dico perché deve essere trumpiano”.
“Ci sono miei post invecchiati male, ma succede a tutti”
“È chiaro che cambia il mondo, che nell’era dell’internet ci sono tweet e post invecchiati male, però alzi la mano e scagli la prima pietra chi può dire che in 30 anni non ha mai cambiato opinione. Ho visto un video di Travaglio, sicuramente non qualcuno di salviniano, che sul tema Russia, Ucraina, Putin, Zelensky, Trump, von der Leyen, è di una lucidità notevole”, dice ancora Salvini parlando dell’importanza della “coerenza”.
Salvini: “La coerenza valoriale è fondamentale”
“Ci sono gli stessi giornalisti e stessi politici che fino a un anno fa dicevano che Putin è morto, in mutande, ha finito gli uomini, l’economia, i carri armati e deve usare i microchip elettrici dei tiralatte per usare i suoi carri armati. E adesso quello stesso Putin, che era sostanzialmente morto, sta per invadere l’Europa, arrivando a Roma, a Madrid, quindi… bisogna investire 800 miliardi, non in ospedali, strade o scuole, ma in armi. Perché Putin è risorto, è guarito e l’esercito che faceva con le lavatrici è tornato l’Armata rossa – ha proseguito Salvini -. Io non do lezioni a nessuno, perché anch’io ho sbagliato, ho cambiato opinione su diversi fattori, però la coerenza valoriale è fondamentale. Poi puoi sbagliare il giudizio su una persona, puoi dire che è per bene e poi magari tra dieci anni uscirà che era un mostro inenarrabile…”.