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Mieli prodi

Doppio standard

“Se l’avesse fatto La Russa, oggi ci sarebbe l’ira di Dio…”. Paoli Mieli infilza la sinistra sul caso Prodi (video)

Lo storico ed editorialista "spariglia" l'unanimismo a favore dell'ex presidente del Consiglio e capovolge la scena ponendo un quesito "scomodo" con grande onestà intellettuale: se a svilire una giornalista tirandole i capelli fosse stato il presidente del Senato quale sarebbe stata la reazione? Letta avrebbe scritto sui social "Io sto con ignazio"?

I Video del Secolo - di Gabriele Alberti - 25 Marzo 2025 alle 16:25

E’ accaduto di tutto a QuartaRepubblica di lunedì 24 marzo: dal var dell’indegna tirata di capelli a Lavinia Orefici  da parte di Prodi; all’onestà intellettuale di uno storico come Paolo Mieli che ha giudicato l’episodio da un altro punto di vista: “Se l’avesse fatto Ignazio La Russia, siamo sicuri che avrebbe avito la stessa solidarietà da ex presidenti del Consiglio?”. Lo storico ed editorialista con molto realismo e scevro da ogni ideologismo ha posto un quesito “scomodo” che probabilmente in molti si sono posti senza però il coraggio esternare la riflessione. Il doppio standard, il doppiopesismo quando si tratta di giudicare episodi che ora interessano la sinistra ora la destra sono cose note. Così come la solidarietà al premier che non arriva quasi mai quando viene offesa o quando in una piazza si brucia un suo fantoccio o un suo cartonato. E’ successo anche alla collega Orefici, a cui Prodi ha tirato i capelli – gesto offensivo e delegittimante della sua professionalità- . Solidarietà da associazioni della stampa, femministe e donne di sinistra zero.

Paolo Mieli spiana la sinistra sul caso Prodi

E’ toccato a Mieli ricostruire la scena e porsi la domanda:  Prodi è sbottato quando Lavinia Orefici, inviata per Quarta Repubblica, gli ha letto un passo del Manifesto di Ventotene sulla proprietà privata chiedendogli cosa ne pensasse. Lui ha reagito con condiserazioni offensive “arricchite” da una tirata di capelli. Quel ciuffo biondo che dalle immagini è scena disgustosa. “Ma il senso della storia ce l’ha lei o no?”. La colleg è stata trattata da ignorante priva di professionalità. Figurarsi se il vicepresidente del Senato avesse messo le mani addosso a una giornalista nell’esercizio del suo lavoro… cosa sarebbe accaduto…. L’ex premier Letta  che su X ha scritto “Io sto con Romano”, avrebbe scritto “Io sto con Ignazio”? Ma figurarsi.  “Siamo sicuri – ha aggiunto Mieli- e che oggi non ci sarebbe un’ira di Dio? Questo è quello che dobbiamo imparare, perché la storia sarà lunga”. Poi ha aggiunto: “La domanda era azzeccatissima in mezzo a tante fesserie. Trovi tante domande compiacenti e poi arriva qualcuno che ti fa una domanda che ti mette in imbarazzo e quello è il momento della verità.” Applausi.

 

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di Gabriele Alberti - 25 Marzo 2025