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Sgarbi rifiuta di alimentarsi

Ore di apprensione

Sgarbi preoccupa, ore d’ansia per il critico ricoverato al Gemelli. Appelli di familiari e amici cadono nel vuoto: rifiuta di alimentarsi

Degente da alcuni giorni del Policlinico romano, l'esperto d'arte e politico sembra abbandonarsi al profondo stato di depressione che lo attanaglia: anche i messaggi di solidarietà e incoraggiamento arrivati sembrano non sortire effetto

Cronaca - di Chiara Volpi - 24 Marzo 2025 alle 19:08

Ore di ansia per Vittorio Sgarbi. Lo sappiamo, quanto un grave stato depressivo infierisce su un fisico già minato da una malattia, il rischio è quello di compromettere seriamente la propria salute e di un abbandono totale a una pericolosa inazione che, tra fragilità fisica e demotivazione psicologia, rischia di abbracciare corpo e mente e di spegnere ogni possibilità di reazione. Per questo oggi, la notizia che arriva dal Policlinico Gemelli, dove Vittorio Sgarbi è ricoverato da alcuni giorni, secondo cui il critico d’arte avrebbe smesso di alimentarsi, preoccupa e denota il segno della gravità di una situazione di malessere profondo che lo attanaglia fin nei gangli connettivali e lo sovrasta.

E certo non siamo abituati a pensare a uno spirito indomito, a un agguerrito sostenitore delle sue idee e delle sue convinzioni, a un esteta cultore del bello e profondo divulgatore dei segreti dell’arte e della sapienza pittorica, abbandonato a se stesso in un letto d’ospedale. Peggio: in preda al più intrinseco sconforto e vittima di dolore e spaesamento.

Sgarbi, ricoverato al Gemelli “rifiuta di alimentarsi”

Certo, Sgarbi ha rivelato recentemente di soffrire di depressione. Ha spiegato come e quando, 10 anni fa, ha avuto un’ischemia cardiaca con un intervento e un ricovero in terapia intensiva al Policlinico di Modena. E tutti noi sappiamo che ultimamente aveva dei problemi di salute fisica che imponevano controlli e attenzione. Ma oggi, pensarlo sotto monitoraggio costante nel nosocomio romano, sottoposto anche a controlli specialistici. E l’apprendere che il ricovero si è reso necessario anche perché, tra le ricadute dello stato depressivo, c’è ora anche il rifiuto di alimentarsi, disorienta. Preoccupa. Dispiace. Ma anche se negli ultimi anni, Sgarbi ha affrontato diverse sfide legate alla salute, tra cui il suddetto intervento cardiaco nel 2015 e, più recentemente, un tumore alla prostata, è la depressione a rappresentare attualmente la sua battaglia più ardua. E l’aggravarsi della situazione, per quanto non ci colga del tutto di sorpresa, turba.

Sgarbi, una situazione delicata

Certo, lo stesso Sgarbi, giorni fa ormai, aveva confessato in un’intervista a cuore aperto su Repubblica il suo stato d’animo. Lui stesso ha riconosciuto la presenza di «ombre della mente, dei pensieri, dei fantasmi che sono con noi e che non posso allontanare»… Ma ora sembra proprio che la situazioni si complichi, soprattutto di fronte al rifiuto di alimentarsi.​ Specie in considerazione del fatto che, sempre al quotidiano citato che l’ha intervistato, il critico aveva rivelato: «Ho perso parecchi chili. Faccio fatica in tutto. Riesco a tratti ancora a lavorare. Ho sempre dormito poco. Ora passo molto tempo a letto» .​ Un comportamento e un habitus mentale che ha inciso significativamente sulla sua quotidianità, e che oggi, slatentizza definitivamente i segni di una depressione profonda che hanno reso necessario il ricovero ospedaliero, poiché il rifiuto del cibo rappresenta una seria minaccia per la salute fisica del critico d’arte.​

L’angoscia di familiari, amici e collaboratori

Una situazione insomma, quella in cui versa Vittorio Sgarbi, che desta particolare preoccupazione tra familiari e amici. E rispetto alla quale sembra che a poco o nulla siano valsi gli appelli e i messaggi di solidarietà e incoraggiamento lanciati nei giorni scorsi da persone a lui vicine, da colleghi e collaboratori, che hanno manifestato pubblicamente il loro sostegno. Come Vittorio Feltri, ad esempio, che ha condiviso la propria esperienza con la depressione, riconoscendo la complessità del percorso di guarigione e l’unicità di ogni situazione individuale.

Sgarbi, una condizione che sottolinea il senso di smarrimento e giustifica i timori

La comunità culturale e i numerosi estimatori di Sgarbi seguono con apprensione gli sviluppi della sua condizione che evidenzia il senso di smarrimento e l’inaspettata interruzione nel suo percorso personale e professionale, auspicando che possa trovare la forza e il supporto necessari per superare questo difficile momento. O come Marcello Veneziani, che proprio nelle scorse ore, aggiornando sulle condizioni di salute del critico, ha indirizzato all’amico una lettera sentita in cui, tra l’altro, ha sottolineato: “Vittorio sa suscitare sentimenti forti anche di ira che poi, quasi alchemicamente, possono diventare sentimenti forti di affetto. Al Gemelli abbiamo già visto per fortuna un happy end. Speriamo in un bis per Vittorio“. E ce lo auguriamo davvero tutti.

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di Chiara Volpi - 24 Marzo 2025