
5Stelle
Show grillino al Parlamento Ue. Conte guida la gazzarra: von der Leyen ci porterà alla guerra
Sceneggiata arcobaleno contro il piano Difesa Ue a Strasburgo. Striscioni e urla. Il leader 5Stelle scatenato: i governanti europei ci stanno portando verso un'escalation militare
L’aveva promessa e l’ha fatta: in mattinata a Strasburgo Giuseppe Conte ha guidato la sceneggiata dei 5Stelle contro il piano di difesa europeo. Una trasferta annunciata con rulli di tamburo ieri, con tanto di video serale sui social con i parlamentari di Camera e Senato del Movimento è in viaggio verso Strasburgo. “Direzione Parlamento europeo di Strasburgo per dire basta soldi per le armi!”. Un’esibizione pseudo-muscolare a suon di cartelli e slogan contro Ursula von der Leyen, pericolosa guerrafondaia. “Basta soldi alle armi” è lo striscione srotolato dagli europarlamentari grillini davanti alla sede dell’Europarlamento. Un’istantanea pacifista senza se e senza ma che manda plasticamente in frantumi qualsiasi ipotesi di campo largo. Mentre va in scena la gazzarra arcobaleno in aula il Pd tratta sugli emendamenti correttivi al testo. Nel mirino di Conte, neanche a dirlo, anche la premier Giorgia Meloni.
Show grillino davanti al Parlamento Ue: Basta soldi alle armi
“Ci opporremo con tutte le nostre forze, in tutte le sedi. Oggi al Parlamento europeo di Strasburgo per dire basta a miliardi sulle armi mentre i cittadini aspettano mesi per un esame medico e affogano fra bollette e carovita”. È il grido di battaglia che Conte affida ai social pubblicando la foto del presidio. Sulla presidente della Commissione Ue si scatena il veleno contiano. “Dire che l’Ue spende nella difesa meno della Russia è una sciocchezza, che Ursula von der Leyen, pronta a portarci in una economia di guerra, oggi ha ripetuto in Aula. Non è vero. È stata assolutamente smentito”. Elmetto in testa il pacifista Giuseppi spara a zero contro Ursula diventata ministra della guerra che oggi non voterebbe come fece nel 2019. All’epoca dell’innamoramento per il Green Deal i 5Stelle furono decisivi. “Non investiamo meno: investiamo peggio. Con ReArmEu andiamo a investire ancora, in modo pessimo. Se davvero ci fossero dei governanti seri, dovrebbero ritrovarsi per settimane, mesi, quel che occorre, per tirare fuori un serio progetto di difesa comune”.
Conte all’attacco di von der Leyen: ci porterà alla guerra
“Volete la Terza Guerra Mondiale per nascondere i vostri fallimenti, ma noi ve lo impediremo. Non un euro per le armi”. Così l’eurodeputato Danilo Della Valle nell’aula di Strasburgo srotolando una bandiera dell’Ue cucita con una bandiera arcobaleno della pace, che intendeva consegnare a Ursula von der Leyen. Missione fallita perché la presidente della commissione in quel momento non era in Aula per il dibattito. Sciolto da Conte anche il dubbio sulla partecipazione alla manifestazione per l’Europa del 15 marzo lanciata da Repubblica per bocca di Michele Sera, dove sfilerà Elly Schlein sfidando i fischi già annunciati. Oggi manifestare “per questa Europa significa manifestare per questo piano di riarmo”, dice il leader 5Stelle. Non si fida e non ci sarà. “Ho apprezzato l’intervento di Michele Serra. Ma io oggi ero qui, noi oggi abbiamo assistito a un dibattito in cui le istituzioni europee, Ursula von der Leyen, c’era anche Antonio Costa, il presidente del Consiglio Europeo, la maggioranza di tutti i parlamentari si sono espressi a favore del riarmo”.
I 5Stelle non saranno in piazza il 15 marzo
Insomma la piazza costruita su misura per la segretaria dem dal quotidiano amico rischia di diventare un boomerang. Conte sconsiglia anche i cittadini dal partecipare. “Non possono oggi essere sottoposti a un’ambiguità, all’incertezza di una piazza dove sicuramente il promotore ha una buona fede e ha una sua opinione personale. Ma subito dopo sono intervenuti tantissimi altri esponenti a dire che porteranno le bandiere dell’economia di guerra e della guerra”. La sceneggiata contiana è andata secondo i programma. In Italia il derby tra le sinistre è appena cominciato.