
Giornata mondiale
Sos obesità infantile, il 19% è in sovrappeso. Gemmato: presto un tavolo permanente sulla nutrizione
Dal Bambino Gesù di Roma informazioni utili alle famiglie. Il sottosegretario alla Salute: un fattore di rischio per patologie croniche e oncologiche. È imperativo promuovere stili di vita sana
Allarme obesità infantile. In Italia 1 bambino su 3 è obeso o in sovrappeso, condizione che rappresenta una delle principali emergenze sanitarie sia nei Paesi industrializzati sia in quelli in via di sviluppo. Il fenomeno ha diverse cause tra cui tra cui familiarità, sedentarietà e cattive abitudini alimentari. Per affrontarlo occorre una risposta mirata basata sull’educazione alimentare, l’attività fisica e, nei casi più complessi, trattamenti farmacologici o chirurgici. In occasione della Giornata mondiale dell’obesità, gli esperti dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma forniscono alle famiglie informazioni e consigli per affrontare il problema. La struttura nel 2024 ha seguito quasi 1.400 bambini sovrappeso e obesi, 6.400 tra il 2019 e il 2024. I ricoveri, ordinari e diurni, sono stati più di 1.600 nell’ultimo anno.
Obesità infantile, quadro allarmante anche in Italia
“È importante tenere sotto controllo i bambini obesi o in sovrappeso, perché hanno un rischio maggiore di sviluppare malattie croniche da adulti. Affrontare il problema precocemente permette di prevenire complicanze e di favorire una crescita sana”, spiega Danilo Fintini del Bambino Gesù. I dati italiani sono allarmanti. L’Italia è al secondo posto in Europa per bambini e bambine sovrappeso e obesi nella fascia di età 7-9 anni (37%) – sottolineano dall’Irccs capitolino – e in terza posizione insieme a Malta per quanto riguarda l’obesità, col 17% di minori nella fascia 7-9 anni.