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Starlink in Italia? Ciriani sgombra il campo dalle speculazioni: “Nessun contratto firmato con SpaceX”

Il ministro per i rapporti con il Parlamento chiarisce che "non c'è stato l'affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink". E, come già rassicurato dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, "ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure"

Politica - di Ginevra Lai - 13 Marzo 2025 alle 15:30

Luca Ciriani mette i puntini sulle “i” e spegne le polemiche su Starlink. In Senato, rispondendo a un’interrogazione del Partito Democratico, il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha chiarito che «non è stato istituito alcun tavolo tecnico operativo presso la presidenza del Consiglio per concedere a Starlink la gestione delle infrastrutture di connessione e telecomunicazione delle sedi diplomatiche italiane o delle stazioni mobili delle navi militari». Una dichiarazione netta, che smentisce ogni ipotesi di accordo tra il governo italiano e la società di Elon Musk. 

Nessun affidamento di infrastrutture critiche

Ciriani ha ribadito che «non c’è stato l’affidamento da parte del governo di infrastrutture critiche del Paese a Starlink». Una rassicurazione che fa eco a quanto già espresso dalla premier Giorgia Meloni: «Ogni eventuale ulteriore sviluppo su questa questione sarà gestito secondo le consuete procedure». Parole misurate, che confermano come sia tutto sotto controllo e che il governo non intenda cedere dossier nazionali così delicati a una società privata, per di più straniera.

Il piano “Italia a 1 Giga” e le aree remote

Se la costellazione di Musk è sulla bocca di tutti, è altrettanto vero che l’Italia sta valutando l’integrazione della tecnologia satellitare come complemento alle infrastrutture esistenti. «Con riferimento alle aree più remote», ha spiegato Ciriani, sono in corso «interlocuzioni con Starlink e altri operatori». Si sta esplorando la possibilità di un supporto tecnologico per le zone meno connesse del Paese, ma l’esecutivo non ha preso impegni formali. Nel caso specifico di Starlink, si sta valutando la sperimentazione del «servizio space-based», con l’obiettivo di garantire connettività anche nelle aree prive di infrastrutture terrestri, coinvolgendo diverse regioni del Nord, del Centro e del Sud del Paese.

E qui il punto chiave: «Non sono stati firmati contratti né conclusi accordi tra il governo italiano e SpaceX per l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink». In altre parole, il confronto è aperto, ma l’esecutivo non ha preso impegni formali con l’azienda di Musk.

“Serve un’alternativa europea”

Il dibattito su Starlink non si esaurisce nelle risposte parlamentari. Meritocrazia Italia ha sollevato il tema della sicurezza nazionale e della sovranità tecnologica, invitando il governo a valutare soluzioni alternative. «L’Europa è in ritardo e, nel breve termine, non offre alternative comparabili a Starlink», si legge in una nota del movimento. Con circa 7.000 satelliti già in orbita e una proiezione futura di 42.000, SpaceX ha creato un’infrastruttura capace di garantire connettività globale in tempi rapidissimi. E l’Europa? Il programma Iris2, con un finanziamento iniziale di 2,4 miliardi di euro, prevede la distribuzione di 290 satelliti, un numero ancora ben lontano dalla capacità operativa della rete satellitare americana.

La proposta: una partecipata pubblica per il controllo dello spazio

Secondo Meritocrazia Italia, servono interventi strutturali: una revisione delle convenzioni internazionali sullo spazio, un sistema di autorizzazioni per le reti satellitari private, investimenti in vettori di lancio europei e la creazione di una società a partecipazione pubblica, una «Starlink Italia Space Spa», che garantisca la sovranità tecnologica nazionale. L’Italia è già protagonista nel settore spaziale con il programma Cosmo-SkyMed e aziende come Thales Alenia Space. Il programma Iris2 dovrebbe, dunque, essere accelerato per diventare un’alternativa credibile a Starlink, conclude la nota.

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di Ginevra Lai - 13 Marzo 2025