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Suicidi, satanismo e veggenti: una nuova pista scagionerebbe Alberto Stasi (e anche Sempio) dal delitto di Chiara Poggi

Il caso Garlasco

Suicidi, satanismo e veggenti: una nuova pista scagionerebbe Alberto Stasi (e anche Sempio) dal delitto di Chiara Poggi

Cronaca - di Leo Malaspina - 17 Marzo 2025 alle 17:28

Nella ricerca di un colpevole alternativo ad Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco, spunta la pista del satanismo. A svelarla è Giada Bocellari, avvocata di Stasi, nella denuncia presentata il primo settembre 2017 ai carabinieri di via Moscova, poco dopo aver consegnato alla Procura generale di Milano le indagini difensive che già puntavano su Andrea Sempio (nella foto in alto, cerchiato in rosso), amico del fratello della vittima, ora nuovamente indagato per omicidio dopo una prima archiviazione a Pavia.

La pista del satanismo

Una sera l’avvocata si accorge di essere seguita da un’auto, si spaventa e cinque giorni dopo racconta ai militari del Nucleo Investigativo l’episodio, ma anche di come le attività difensive hanno fatto emergere “alcuni aspetti che nulla, apparentemente, hanno a che fare con la nota vicenda di Garlasco, ma sono aspetti che hanno interessato alcuni soggetti già emersi nei mesi precedenti”. Il riferimento è a una serie di suicidi di ragazzi della zona di Garlasco e della Lomellina che frequentavano la stessa comitiva e all’omicidio di una donna rimasto irrisolto.

“Sedicente veggente-sensitiva”

Giada Bocellari non nasconde nulla su chi, credibile o meno, si sia rivolto a lei per discutere di un caso che per la giustizia, data la sentenza definitiva emessa nel 2015, si era già chiuso con la responsabilità di Stasi. Nel verbale di denuncia comunica che da tempo una “sedicente veggente-sensitiva” l’ha contattata sui social. “Questa donna mi ha riferito in sostanza che le indagini che io sto facendo stanno andando su un terreno pericoloso dove sono coinvolte persone legate al satanismo”. E sullo stesso piano sono i messaggi inviati da un’altra donna, la quale “mi ha di recente scritto che la vicenda di Garlasco è legata al satanismo e questo mondo potrebbe risultare pericoloso”.

 A “Le Iene” un nuovo testimone: scagionerà Alberto Stasi

Due giorni fa Le Iene hanno incontrato un supertestimone che, dopo 18 anni di silenzio, ha deciso di raccontare la sua versione su ciò che sarebbe accaduto il giorno del delitto. L’uomo ha scelto di parlare solo ora perché, sostiene, temeva di “finire nei guai”. “Se mi sento più libero? – ha dichiarato il testimone – Sì, dopo 18 anni a dover parlare di questa cosa mi sono sentito meglio, a livello emotivo e personale. Lo faccio solo per quella ragazza, degli altri non me ne frega niente”. Questa ultima ipotesi investigativa, in un servizio di Alessandro De Giuseppe, che è andato in onda questa sera su Italia1. Il contenuto della testimonianza non è stato, però, per ora reso noto perché è stato consegnato agli investigatori.

La Procura: “Ci sono elementi nuovi”

Ci sono elementi nuovi sul delitto di Garlasco. Così la giudice per le indagini preliminari Daniela Garlaschelli ha motivato il via libera alla riapertura delle indagini nei confronti di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. Alla luce “degli elementi nuovi e, in particolare – si legge nel provvedimento con cui la gip aveva ordinato il prelievo del Dna a Sempio (fatto ieri dai carabinieri a Milano) – della utilizzabilità del profilo genetico estratto dal materiale biologico rinvenuto sotto le unghie della vittima e alla sua compatibilità con il profilo genetico riconducibile all’indagato”, amico del fratello della vittima.

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di Leo Malaspina - 17 Marzo 2025