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Subiaco conservatori europei

Senza radici non c’è futuro

Sulle orme di San Benedetto, i Conservatori europei si riuniscono a Subiaco. Il futuro che non rinnega la tradizione

Dal 20 al 22 marzo, un summit tra cultura, identità e politica nel segno dell'eredità benedettina

Europa - di Redazione - 18 Marzo 2025 alle 17:13

La destra d’Europa torna alle radici. Dal 20 al 22 marzo, Subiaco diventerà il cuore pulsante del conservatorismo europeo con le giornate di studio «L’eredità di San Benedetto nei valori del conservatorismo europeo». L’evento, promosso dal Gruppo dei Conservatori e Riformisti al Parlamento europeo e dal suo copresidente, l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini, si propone di riscoprire l’impronta lasciata dal Santo nella formazione culturale e politica del continente.

Conservatori uniti a Subiaco per preservare l’identità cristiana

Un ritorno al passato nella straordinaria eredità di San Benedetto, il cui ruolo nella salvaguardia della tradizione classica e nella trasmissione della cultura cristiana ha plasmato l’identità europea attraverso i monasteri benedettini. Ed è proprio in questo solco che si inserisce il summit conservatore, un appuntamento che si annuncia come un punto di riferimento per chi vede nella difesa del retaggio cristiano la chiave per un’Europa forte e coesa.

Un programma denso e pieno di significato

Le giornate di studio, ospitate anche nel più antico monastero benedettino del mondo, prenderanno il via giovedì 20 marzo con una cerimonia religiosa e una visita al Sacro Speco, il suggestivo luogo di preghiera e predicazione di San Benedetto. Un inizio carico di simbolismo per un evento che vuole riportare al centro del dibattito europeo la questione identitaria.

Gli interventi

La mattina del 21 marzo si entrerà nel vivo con la conferenza ospitata dal Teatro Narzio. Un parterre di alto profilo arricchirà la discussione: interverrà il ministro della Cultura Alessandro Giuli e prenderà la parola Ryszard Legutko, filosofo polacco ed ex copresidente di Ecr group, con una lectio magistralis che si preannuncia incisiva. Attesi anche il saluto dell’abate di Subiaco, gli interventi di Nicola Procaccini, del capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo Carlo Fidanza e della vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna.

Ecr guarda al futuro senza rinnegare il passato

Ma non sarà solo teoria. Nel pomeriggio dello stesso giorno, gli europarlamentari – italiani e di altre Nazioni europee – prenderanno parte alle celebrazioni solenni in onore del Santo patrono d’Europa. Momento centrale della cerimonia sarà l’accensione della tradizionale «Fiaccola pro pace et Europa una», un gesto che incarna l’aspirazione a un’Europa salda nei suoi valori e capace di guardare al futuro senza rinnegare il proprio passato.

Il Comune di Subiaco ospiterà inoltre un momento istituzionale che vedrà la partecipazione, seppur a distanza, del presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, il cui videomessaggio di saluto darà ulteriore rilievo all’evento.

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di Redazione - 18 Marzo 2025