
Scossa da 7,7 gradi
Terremoto in Birmania, scossa 300 volte più forte di Amatrice: “Prevediamo migliaia di vittime”
L’US Geological Survey, la comunità dei geologi degli Stati Uniti, una delle più autorevoli del settore, ha diramato un’allerta rossa per vittime e danni dopo il terremoto di magnitudo 7,7 in Myanmar, conosciuta anche come Birmania. Sul suo sito web si legge che “è probabile che si verifichino numerose vittime e danni ingenti e che il disastro sia molto diffuso”. L’agenzia afferma che “è probabile che si verifichino migliaia di decessi”, riporta Sky News.
Terremoto in Birmania: 300 volte più devastante di Amatrice
Il terremoto avvenuto oggi in Birmania ha avuto una magnitudo 300 volte superiore a quella del sisma di Amatrice del 2016 e 8 volte superiore alla più alta mai registrata in Italia, che è quella di 7.1 dell’evento del 1908 a Messina. “Non c’è rischio di tsunami poiché il sisma è avvenuto a circa 300 chilometri dalla costa – dice all’ANSA Salvatore Stramondo, dirigente di ricerca dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – ma quando ci sono scosse di questa intensità in aree montuose c’è la possibilità che vengano attivate frane e che si verifichi la liquefazione del terreno, con possibile impatto sulle infrastrutture”.
La liquefazione è un fenomeno fisico naturale che può verificarsi in seguito a un terremoto: il terreno perde coesione e inizia a comportarsi come un fluido, in maniera simile alle sabbie mobili. Si tratta, quindi, di un fenomeno distruttivo che mette a rischio la stabilità delle strutture in superficie e che può alterare notevolmente il paesaggio.
Appello alla comunità internazionale
La giunta militare al potere in Birmania ha lanciato un appello urgente alla comunità internazionale perché intervenga con aiuti umanitari dopo il terremoto di magnitudo di 7.7 e quello successivo di 6.4. Lo stato d’emergenza è stato dichiarato in sei regioni del Paese. Il capo della giunta, Min Aung Hlaing è arrivato in visita all’ospedale della capitale Naypyidaw, dove ci sono feriti “in massa”.
A Bangkok crolla un grattacielo: 3 morti e 81 dispersi
Sono almeno tre gli operai rimasti uccisi nel crollo di un grattacielo in costruzione di 30 piani a Bangkok a causa del forte terremoto di che ha colpito Thailandia e Myanmar. Lo ha confermato il vice premier Phumtham Wechayachai, aggiungendo che 81 persone sono intrappolate tra le macerie dopo il crollo dell’edificio.