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Ue, il centrodestra verso la quadra: “Avremo una risoluzione unitaria”. La sinistra non si illuda

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Ue, il centrodestra verso la quadra: “Avremo una risoluzione unitaria”. La sinistra non si illuda

Al lavoro i capigruppo della maggioranza mentre la premier Meloni lima il discorso alle Camere in vista del Consiglio europeo. Tajani: troveremo un accordo, come sempre. I problemi sono altrove

Politica - di Stefania Campitelli - 17 Marzo 2025 alle 14:05

Cantieri aperti nel centrodestra in vista della quadra sul piano europeo di difesa firmato Ursula von der Leyen in vista del Consiglio europeo di giovedì. La premier Giorgia Meloni è al lavoro per limare il suo discorso alle Camere (domani al Senato e mercoledì a Montecitorio) e si sente costantemente con Antonio Tajani e Matteo Salvini. In queste fervono i contatti tra i capigruppo di FdI, FI e Lega. Parola d’ordine: compattezza. Tutti gli attori in campo confermano la volontà  trovare il punto di equilibrio tra le diverse sensibilità interne al centrodestra. “La Lega non ci darà problemi, nemmeno sulla difesa comune, anche perché non c’è alcuna intenzione di togliere soldi alla spesa sociale”, spiegano da Fratelli d’Italia. Non solo ma la risoluzione con cui la maggioranza approverà le comunicazioni della premier, assicurano, “sarà votabile anche da una parte dell’opposizione.Quella più vicina al centro e attenta al legame atlantico”.

Ue, Tajani: troveremo un accordo su una risoluzione unica

Di accordo nel centrodestra su una soluzione unica in vista del Consiglio Ue parla con sicurezza Antonio Tajani. “Si troverà, come si è sempre trovato, un accordo su una risoluzione unica. Ora, stanno lavorando i capigruppo, valutando un documento unitario. Quindi sono ottimista. Se ne facciano una ragione – prosegue il ministro degli Esteri – le divisioni sono all’interno del Partito democratico, non ci sono problemi all’interno della maggioranza”. Il voto differenziato del centrodestra a Strasburgo non avrà ripercussioni in Italia. “È un voto anche di partiti che fanno parte di famiglie politiche diverse. Ma per quanto riguarda il Consiglio europeo, come su quello informale, c’è stata la scelta del presidente del Consiglio che era condivisa dal governo. E così anche al prossimo Consiglio ci sarà un’unità di posizioni e si troverà un accordo su un testo unico”. Ben diverso il caso del Pd spaccato a metà con 11 voti favorevoli al piano Ue, in dissenso dalla segretaria Schleini, e 11 astensioni.

Gasparri: abbiamo sempre votato tutti i provvedimenti

Un concetto ribadito da Maurizio Gasparri. “Domani avremo una risoluzione unitaria, i giornali annunciano riunioni che non ci sono, ci stiamo sentendo e parlando. Il documento riguarderà intanto l’ordine del giorno del consiglio europeo di giovedì, che non riguarda il piano dell’Inghilterra (l’invio dei soldati in Ucraina). Noi dovremmo fare una risoluzione sull’ordine del giorno che riguarda l’Ucraina. Abbiamo sempre votato tutti i provvedimenti e in questi anni li voteremo”.

Nessuno strappo con la Lega, i problemi sono a sinistra

Nessuno strappo alle porte malgrado le posizioni più critiche della Lega. Non sono pochi i punti di accordo sui quali Meloni sta tessendo il suo intervento, sullo schema del vertice ‘dei volenterosi’ al quale ha partecipato da remoto. L’Italia è pronta a lavorare su un salto di qualità dei suoi sistemi di difesa, attraverso un piano di investimenti gestito dall’esecutivo. Riarmo nazionale, insomma, non europeo. Un altro paletto invalicabile, sui cui la premier sta lavorando in queste ore con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, il capo delegazione al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, e i capigruppo Lucio Malan e Galeazzo Bignami è la volontà di tenere stretti i solidi rapporti con Washington sostenendo la strategia di Donald Trump sulla pace tra Mosca e Kiev. Tra i punti chiave quello di scorporare l’aumento delle spese militari (ma anche per la sicurezza, il contrasto all’immigrazione clandestina e il controllo delle frontiere) dalla contabilizzazione del debito e nei parametri europei. Punto che vede perfettamente allineata la Lega di Salvini. Non si illuda il centrosinistra che il Carroccio possa voltare le spalle al governo, tantomeno – ipotesi di fantapolitica – possa votare come i 5Stelle arcobaleno.

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di Stefania Campitelli - 17 Marzo 2025