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Vauro prega “laicamente” per papa Francesco: “È più comunista di Elly Schlein”

Questione di feeling

Vauro prega “laicamente” per papa Francesco: “È più comunista di Elly Schlein”

Il vignettista toscano che più rosso e anticlericale non si può dedica un post al Pontefice malato: "Ha chiesto di pregare e io la farò". Poi la bordata alla segretaria dem, poco di sinistra

Politica - di Elsa Corsini - 4 Marzo 2025 alle 13:22

Papa Francesco, udite udite, può contare sulle suppliche inaspettate di un ateo incallito come Vauro Senesi. Il vignettista che più rosso non si può dopo il ricovero al Gemelli ha dedicato sui social un post al Pontefice per il quale, dice intervistato da la Stampa, nutre una stima illimitata, questione di empatia.

Vauro: prego per papa Francesco, è più comunista di Elly Schlein

“Non so se Dio prenderà in considerazione la preghiera di un ateo comunista ma Papa Francesco ha chiesto di pregare per lui e io lo farò”. Tanto trasporto del campione di satira rancorosa e ideologica che sconfina nell’insulto è presto spiegato. Bergoglio (le cui condizioni sono peggiorate dopo due crisi polmonari) è più comunista di Elly Schlein. “Fra me e il Papa non lo so, ma so che sicuramente Elly Schlein è la meno comunista di tutti noi“. Insomma per Vauro la segretaria dem non è abbastanza di sinistra e impallidisce al cospetto del pontefice argentino. Poi il vignettista cresciuto a pane e pugno chiuso filosofeggia. “Ci sono atei che vivono l’ateismo come una religione piena di dogmi e quindi pensano sia vietato pregare. Io sono ateo proprio perché non amo dogmi, obblighi e formule. La preghiera l’ho fatta ed era un pensiero, un credo”.

Tutti i dannati della terra pregano per loro mentre i cattolici…

Non mancano frecciate all’ipocrisia dei cattolici in un derby con gli atei bravi come lui. «Ahahah, oltre agli atei pure i terroristi di Hamas pregano per il Papa”, dice commentando l’appello a pregare arrivato dalla Grande Moschea di Roma. Tutti i dannati della Terra riuniti accanto a lui mentre qualcuno che forse ufficialmente avrebbe più titoli di me per pregare lo sta facendo ma per il motivo opposto. Vediamo chi la spunta tra comunisti e terroristi e i nemici del Papa!”. Il cuore del vignettista del Fatto quotidiano batte per Bergoglio con il quale condivide pacifismo e terzomondismo, due mantra della sinistra arcobaleno. “È l’unico che ha il coraggio di parlare di pace e di denunciare i responsabili delle guerre, a partire dalle industrie delle armi. Lottare per la pace è prioritario e penso che quella del Papa sia l’unica voce autorevole che si sta levando contro questa sottocultura bellicista e guerrafondaia che trova un coro unanime nell’informazione anche laica. Quindi spero che quella voce continui a parlare il più possibile. Poi, è ovvio, è un uomo di 88 anni – ha concluso –  ma la sua è una voce importante e ha un senso pregare per lui”.

La vignetta con il pontefice bestemmiatore

Dal Vaticano, va da sé, nessun commento al post (record di like) del disegnatore toscano antifascista militante. “Nessuna telefonata. Non volevo convertire il Papa al comunismo, non mi converto io al cattolicesimo”. Per la cronaca Vauro è lo stesso che un anno e mezzo fa ha sfornato una vignetta-choc nella quale papa Francesco si lasciava andare a una bestemmia. L’occasione è il day after l’incontro con Vlodymyr Zelensky nel maggio 2023. Dopo il sostanziale ‘no grazie’ del presidente ucraino alla proposta di mediazione papale con Mosca la matita blasfema del vignettista di  ritraeva il pontefice nell’atto di bestemmiare.

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di Elsa Corsini - 4 Marzo 2025