
Il filosofo
Ventotene, Cacciari se la ride: “Sinistra comica, cervelli all’ammasso. Compagni, studiate bene la storia!”
Da filosofo, da storico, da uomo di cultura, di sinistra, Massimo Cacciari – come già altri autorevoli intellettuali italiani di ogni estrazione politica – non può che sorridere della crisi isterica dell’opposizione, in Parlamento, dopo le accuse di Giorgia Meloni al Manifestato per l’Europa di Ventotene. Cacciari va oltre, però. Quasi si sganascia dalle risate e parla di “oggi le comiche”. A sinistra, ovviamente, Benigni compreso. “Dove sarebbe la sorpresa? E’ ovvio che Meloni non sia d’accordo con Spinelli, che scandalo è? Siamo alle comiche”, dice ad “Affari Italiani” l‘ex sindaco di Venezia.
Ventotene e la “sorpresa” di Massimo Cacciari per la crisi isterica della sinistra
“Sono proteste semplicemente comiche. Il discorso di Spinelli è radicalmente federalistico sull’assetto dell’Europa e Meloni ha una storia politica e culturale di nazionalismo, che non è più quello di una volta, ma è ovvio che non può essere d’accordo con il manifesto di Ventotene. Questi hanno portato il cervello all’ammasso, che novità è? Meloni è soltanto coerente con la sua storia, vorrei chiedere alla sinistra quando mai sia stata radicalmente federalista come è scritto in quel manifesto dove ci sono la rinuncia a elementi fondamentali di sovranità nazionale ed è questo il perno di Ventotene”, dice Cacciati ad Affaritaliani.it. Il filosofo veneziano prosegue con la sua analisi. “Ho visto propaganda strumentale, siamo alle comiche finali. La sinistra si stupisce dell’ovvio. Meloni mentirebbe se dicesse che è d’accordo con Ventotene, e in quel caso la sinistra dovrebbe insorgere, ma non se dice che non è d’accordo. A parte il fatto che Schlein non ha nulla a che fare con la storia del Pci, ma Spinelli è stato deputato eletto indipendente nelle liste del Pci ed è stato isolatissimo nella sinistra italiana, nessuno lo ascoltava. Il Pci e il Psi hanno una storia profondamente anti-federalista e contro quindi il manifesto di Ventotene sull’Europa. Si è cominciato a parlare un po’ di federalismo solo negli Anni Novanta con Napolitano e con il sottoscritto, questi della sinistra di oggi che protestano contro Meloni andassero a fare un corso di storia politica e culturale. Un corso accelerato perché sono di una ignoranza totale e impressionante”, conclude il filosofo.