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Vergogna Anpi, il delirio contro il francobollo dedicato all’ausiliaria uccisa a 16 anni dai partigiani

Odio e sfregio

Vergogna Anpi, il delirio contro il francobollo dedicato all’ausiliaria uccisa a 16 anni dai partigiani

Polemica sulla scelta di Marilena Grill da parte di governo e Poste italiane in vista della festa della donna. L'idea consiste nell'emissione di due francobolli. Il primo dedicato alla storica figura della partigiana Marisa Rodano, dirigente dell'UDI e dei movimenti delle donne. Un secondo all'ausiliaria. I partigiani dicono no: "Non si può mettere tutto sullo stesso piano"

Politica - di Gabriele Federici - 7 Marzo 2025 alle 14:58

Vergogna Anpi. L’associazione Nazionale partigiani non si smentisce mai, la pietas è morta. Quando si decreta l’odio a una donna colpevole di avere fatto parte del Servizio delle Ausiliarie vuol dire che il il senso di umanità è morto portandosi dietro ogni idea di civile  pacificazione. Poste italiane e governo avevano avuto un’iniziativa molto opportuna in occasione dell’8 marzo, emettere due francobolli: uno dedicato alla partigiana Marisa Rodano; un altro a Marilena Grill, una ragazza che si arruolò nel Servizio Ausiliario Femminile della Repubblica Sociale Italiana e fece una fine orrenda: catturata dai partigiani, fu fucilata nella notte, dopo avere subito l’orrido rituale della “rasatura”. Ebbene, un’iniziativa di grande civiltà da parte di Poste italiane trova il brutale ostracismo dell’Anpi.

Tamara Ferretti (Anpi donne): “Strampalate equiparazioni”

Scrive Tamara Ferretti sui social un post che è una professione di livore contro il governo: “E niente, ogni anno ha la sua pena. Nel 2024, centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, il Ministro Urso, noto esponente di Fratelli d’Italia, ignorando le prerogative del Comitato per la Filatelia, ha commissionato alle Poste un francobollo dedicato a Italo Foschi, squadrista e picchiatore della prima ora con un approdo nelle fila della repubblica sociale (RSI). Quest’anno, 80° della Liberazione e 80° di un nuovo primo 8 marzo per la Giornata Internazionale della Donna nelle zone dell’Italia libera, che il fascismo aveva vietato, ci riprovano”- si legge – “con l’emissione in occasione dell’8 marzo di due francobolli: dedicati, il primo alla storica figura della partigiana Marisa Rodano, dirigente dell’UDI e dei movimenti delle donne, con ruoli di rilievo ricoperti nel Parlamento italiano ed europeo, il secondo a una giovane ausiliaria della repubblica sociale, Marilena Grill”. Conclusione: “Il richiamo delle origini continua a essere forte come i tentativi di strampalate equiparazioni tra figure che hanno ricostruito la storia sociale, culturale e politica dell’Italia dalle macerie del fascismo e vittime di una ideologia mercenaria. Per questo condividiamo la richiesta della famiglia Rodano di dissociarsi da tale pubblicazione”.

Anpi al delirio: “Per fortuna non si scrivono più lettere”

Il sangue di serie A e il sangue di serie B. Donne contro donne, odio ideologico. Tamara Ferretti è Segreteria Nazionale ANPI e Responsabile Coordinamento Donne ANPI e il post social non è una cosa di cui vantarsi. La giovane ausiliaria della Repubblica Sociale Italiana, morì ad appena  16 anni, vittima della terribile guerra civile che ha sconvolto l’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale. Chi può nutrire sentimenti di disprezzo così profondi? E’ poi intervenuto Augusto Montaruli presidente della sezione Anpi torinese ada avvalorare l’avversione per l’equiparazine di due giovani donne vittime di una temperie storica tragica. «Era già stato dedicato un francobollo a Italo Foschi, coinvolto nel delitto Matteotti. Quella del Governo è evidentemente una forma di rivalsa. Per fortuna i francobolli non si leccano più». Senza ritegno. «Sul fatto in sé, quindi sull’uccisione di questa ragazza, la solidarietà deve essere umana. Ma non può mai essere politica. Non mi stupirebbe se venisse dedicato un francobollo al maresciallo Graziani». Senza vergogna.

Anpi: “Tragedia usata, come le foibe”

Il presidente della sezione ANPI torinese prosegue in modo indegno, interpellato dal Corriere delle Sera. Per lui si tratterebbe  dell’ennesima strumentalizzazione di una tragedia umana, nel tentativo di legittimare la posizione politica: «Così come accade per le Foibe: una tragedia chiaramente usata per dire che da una parte c’erano i Campi di Sterminio, dall’altra le Foibe. Si mette tutto sullo stesso piano, con il pericolo che si annichilisca la storia». Un orrore.

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di Gabriele Federici - 7 Marzo 2025