
Democratici a metà
25 aprile, “Vorrei prenderti a sberle”: così la presidente dell’Anpi di Varese a uno studente scomodo
Non c'è limite all'intolleranza dei sinceri democratici verso chi dissente. Dopo Prodi e Bertinotti arriva la partigiana che vuole prendere a schiaffi un rappresentante di Gioventù nazionale in un convegno pubblico sulla Resistenza
Non c’è limite all’intolleranza dei sinceri democratici nei confronti di chi osa dissentire. Che siano esponenti di destra, giornalisti troppo curiosi, giovani che non appartengono alle file dei comitati antagonisti o alle schiere dei centri sociali. Dopo Romano Prodi che tira i capelli dell’inviata di Rete Quattro, spazientito per una domanda scomoda, dopo Fausto Bertinotti che vorrebbe colpire con un oggetto la premier Meloni, arriva la minaccia della presidente dell’Anpi di Varese nei confronti di uno studente, colpevole di pensarla diversamente da lei. “Vorrei prenderti a sberle”. Sono le parole testuali che Ester Maria De Tomasi, fiera rappresentante dei Partigiani d’Italia, rivolge a uno studente dell’Istituto Carlo Volontè di Luino, in provincia di Varese.
Resistenza, la presidente dell’Anpi a uno studente: ti prenderei a sberle
Come riporta il Giornale, l’occasione dello sfogo ‘democratico e pluralista’ è la partecipazione della signora a un convegno sugli 80 anni del 25 aprile insieme allo storico dell’università dell’Insubria, Antonio Maria Orecchia. Nel corso dell’evento ai ragazzi viene spiegata la “Liberazione” con un paragone a dir poco bislacco che ha suscitato la sorpresa degli studenti. Immaginate – hanno detto gli oratori – di mangiare dei Chicken McNuggets per tanti giorni di fila senza riuscire ad andare mai in bagno. Fino a quando un giorno, il quinto, ce la si fa. Una liberazione, dunque. A parte la volgarità dell’esempio, il convegno è proseguito con il pessimo fuor d’opera della presidente dell’Anpi. Che vorrebbe picchiare lo studente indisciplinato. E dire che sui social aveva promosso l’evento così: “Incontriamo le giovani generazioni! Nell’80° della Liberazione, fare memoria storica è indispensabile!”.
Nel mirino un ragazzo di 19 anni di Gioventù nazionale
Che cosa è successo? Che al termine della discutibile ‘lezione’ uno studente 19enne, vicepresidente provinciale di Gioventù nazionale, Samuel Baratri, si è detto contrario al paragone con i Chicken McNuggets. Insomma la Resistenza vale qualcosa di più di un nuggets rimasto a metà stomaco. E, udite udite, ha osato sostenere che alcuni partigiani combattevano per la Libertà, altri invece per sostituire una dittatura con un’altra. A quel punto la partigiana ha perso le staffe. E ha sbottato: vorrei prenderti a sberle. Inutile dire che la sinistra, sempre pronta a stracciarsi le vesti per presunti attacchi alla democrazia delle destre reazionarie e fasciste, in questo caso non ha nulla da dire.
L’assessore Caruso: l’Anpi dovrebbe chiedere le dimissioni
L’Assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso invece non ha voluto tacere. “Un simile linguaggio violento, espresso peraltro da chi dovrebbe rappresentare i valori del dialogo democratico, è inaccettabile e sintomatico di un clima ideologico intollerante. I ragazzi vanno ascoltati e accompagnati, non intimiditi o minacciati. Da assessore e madre, provo sconcerto. Ma non basta. Durante questo incontro è stato il ragazzo stesso a dover difendere un Governo democraticamente eletto dagli italiani e le forze dell’ordine che ogni giorno tutelano tutti i nostri cittadini”. E ancora: “E il centrosinistra non ha nulla da dire? Sempre pronto a salire in cattedra quando si tratta di dare lezioni di civiltà e pluralismo. Chi crede davvero nella libertà dovrebbe indignarsi, a prescindere dall’appartenenza politica. Mi auguro che l’Anpi nazionale prenda le distanze in modo netto e ne chieda le dimissioni”.