
L'ondata di affetto
Alle 20 la chiusura della bara di Papa Francesco. A Roma attese 200mila persone per i funerali di sabato
Tutto pronto per i funerali di Papa Francesco, domani, sabato 26 aprile, alle 10, nella Basilica di San Pietro. La bara del Pontefice sarà poi portata alla Basilica di Santa Maria Maggiore per la tumulazione, come da sua richiesta. Circa 100mila persone in queste ore hanno reso omaggio alla salma di Bergoglio e 200mila sono attese per i funerali, secondo le stime di cui ha parlato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite a ‘Porta a Porta’. Al momento sono 130 le delegazioni confermate per le esequie, di cui circa 50 Capi di Stato e 10 Sovrani regnanti. Imponenti le misure di sicurezza che si stanno predisponendo. Stasera alle 20 la bara del Papa sarà chiusa e l’accesso al pubblico interdetto. La Basilica di San Pietro, come precedentemente comunicato, resterà aperta fino alle ore 19. Attorno alle 18, tuttavia, terminerà l’accesso alla fila, per permettere di mantenere l’orario di chiusura e consentire a chi si mette in fila di accedere alla Basilica”, precisa la Sala stampa del Vaticano.
Le richieste di Papa Francesco
Bergoglio ha deciso di essere sepolto a Santa Maria Maggiore e lo ha scritto nel testamento diffuso dal Vaticano e scritto il 29 giugno 2022, quindi quasi tre anni fa, con cui ha dato disposizioni sulla sua sepoltura.
“Nel Nome della Santissima Trinità. Amen. Sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura. La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore”.
“Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano dove mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarLa per la docile e materna cura”, scrive Bergoglio nel testamento che rispecchia tutta la sua vita nelle decisioni disposte.
Il Papa chiede che la sua “tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale come indicato nell’accluso allegato. Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus”. “Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore e di cui ho provveduto dare opportune istruzioni a Mons. Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano”.
“Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli”, scrive Bergoglio.