
Il mistero della Fede
Bergoglio Santo subito? I tre “miracoli” di Francesco: Lizzy, Gianna e Paolo, i bambini guariti dopo averlo incontrato..
I “miracoli”, si sa, per la Chiesa, sono difficilissimi da riconoscere, rari da affermare e impossibili da approfondire quando l’artefice è ancora in vita. Ecco perché di diverse guarigioni inspiegabili, di cui Papa Bergoglio porterebbe il merito, si è parlato finora solo in termini di eventi belli e inattesi. Ma intanto sono lì, nella storia di questo Pontefice morto, e vivono nelle testimonianza dei parenti di tre bambini guariti dopo l’incontro con il Santo Padre. E oggi, qualcuno, a proposito dell’incontro nella Basilica di San Pietro tra Trump e Zelensky, ha parlato di “miracolo” postumo di Francesco…
I miracoli di Papa Bergoglio: Lizzy, Gianna e Paolo
Lizzy era una bambina americana affetta da una malattia genetica rara (sindrome di Usher) che l’avrebbe resa progressivamente cieca e sorda. I suoi genitori organizzarono un viaggio in Europa come “ultimo regalo visivo” per Lizzy e riuscirono a farle incontrare Papa Francesco durante un’udienza generale, nel 2016. Francesco la benedisse sulla testa con grande dolcezza. Dopo l’incontro, i genitori raccontarono che Lizzy mostrò miglioramenti imprevisti nella vista, al punto che alcuni parlarono di “miracolo”. Però i medici mantennero prudenza e non si è mai parlato di guarigione completa o inspiegabile ufficialmente.
Gianna Masciantonio era una neonata americana di Filadelfia affetta da un tumore inoperabile al cervello. I medici avevano dato ai genitori pochissime speranze di sopravvivenza: il tumore era considerato terminale. Durante la visita di Papa Francesco a Filadelfia, nel settembre 2015, i genitori riuscirono a far benedire la bambina: un agente dell’FBI, che stava lavorando per la sicurezza papale e conosceva la famiglia, la sollevò sopra la folla fino a Francesco. Il Papa baciò Gianna sulla testa. Nei mesi successivi, le scansioni cerebrali mostrarono una drastica riduzione del tumore. I medici rimasero molto colpiti: pur non parlando di miracolo in senso medico, ammisero che il miglioramento era inspiegabile rispetto alla prognosi iniziale. I genitori considerarono il bacio di Francesco come un segno di grazia divina.
Paolo Bonavita è un ragazzo italiano di 15 anni, affetto da diverse patologie gravi: autismo, epilessia, e poi, purtroppo, un sospetto di tumore al cervello e trombosi cerebrale. Nell’aprile 2022, Paolo era in condizioni molto critiche. I medici erano molto preoccupati per la sua vita. La madre, Nicoletta, disperata, riuscì a organizzare un incontro con Papa Francesco in Vaticano. Durante l’incontro, il Papa lo accarezzò e lo benedisse personalmente. Poco tempo dopo, contro ogni previsione medica, gli esami mostrarono che il tumore sospetto era scomparso, e la situazione clinica migliorò notevolmente. La mamma di Paolo ha parlato apertamente di “miracolo” attribuendolo a Papa Francesco. Il ragazzo stesso , in alcune interviste, ha detto: “Papa Francesco mi ha salvato la vita”. I medici, come sempre in questi casi, sono molto cauti: non parlano ufficialmente di miracolo, ma riconoscono che la guarigione è stata inaspettata e straordinaria.
Nelle scorse ore, Paolo ha voluto dare l’ultimo saluto a papa Francesco che lo accolse fra le sue braccia. Accompagnato dalla infaticabile mamma Elsa e dal nonno Michele, il coraggioso Paolo con lo zucchetto bianco sul capo è entrato nella Basilica di San Pietro sostando per l’ultima volta davanti a colui che lo ha reso felice e forse anche guarito. «Per noi era importante rendere omaggio a papa Francesco che ci ha dato speranza, amore e consolazione. Gli dobbiamo molto. Passando davanti al feretro sono scoppiata a piangere. Dopo quella prima visita dal Santo Padre nell’ottobre del 2021, i valori della prolattina di Paolo si abbassarono drasticamente, scongiurando il rischio dell’insorgere di un tumore. Per me è stato qualcosa di miracoloso. Sento ancora forte la presenza di questo Papa che è sempre stato dalla parte delle persone fragili e vulnerabili», ha detto la mamma.