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Alessandro Coatti, il biologo ucciso in Colombia

Il punto sulle indagini

Biologo italiano ucciso in Colombia, l’orrore infittisce il mistero. E nel terrificante giallo spunta anche una misteriosa donna

Gli investigatori che indagano sulla fine brutale del 38enne italiano, ucciso e smembrato, tra le ipotesi al vaglio seguono la pista dello scambio di persona e della presenza di una fantomatica figura femminile, forse una ex del capo di una banda criminale

Cronaca - di Greta Paolucci - 10 Aprile 2025 alle 15:41

Nel giallo del 38enne biologo italiano ucciso in Colombia l’orrore infittisce il mistero e aumenta le piste al vaglio degli inquirenti al lavoro sull’agghiacciante caso. Uno scempio che esplode in tutto il suo potenziale di ferocia e fa deflagrare enigmi, ipotesi e sospetti. Comincia tutto il 5 aprile 2025, quando il corpo smembrato del biologo molecolare italiano Alessandro Coatti viene rinvenuto in una valigia nei pressi di Santa Marta, città sulla costa caraibica della Colombia. Coatti era in viaggio da solo in Sud America dopo aver lavorato per otto anni presso la Royal Society of Biology di Londra. La sua ultima apparizione risale al 3 aprile, quando è stato visto lasciare un ostello a Santa Marta.

Biologo italiano ucciso in Colombia, un orrore che infittisce il mistero

Un giallo, quello del terrificante, brutale omicidio del giovane ricercatore, che procede e si infittisce via via che si aggiungono macabri rinvenimenti e acquisizioni d’indagine che per gli inquirenti corrispondono in parte a messaggi da decodificare. Come quello dei resti smembrati dello studioso, trovati nelle successive 48 ore in tre punti diversi dell’area metropolitana, lo stadio, sotto un ponte e vicino al mercato, nascosti in un trolley.

Macabro rituale, messaggio dei cartelli o ferocia della malavita comune?

Segnali, per gli investigatori locali, di quello che appare come un macabro rituale che, non si esclude, secondo quanto riporta tra gli altri il Corriere della Sera, possa essere un messaggio dei cartelli della droga per ribadire il predominio territoriale su Santa Marta, snodo nevralgico di un intenso traffico di stupefacenti.

L’atroce sospetto di uno scambio di persona

Sì, perché come scrive in queste ore tra gli altri anche il Tgcom24, oltre a quella di un’aggressione brutale sferrata da parte della malavita comune. O all’eventualità che Alessandro possa aver incontrato qualcuno che forse non considerava potesse rappresentare un pericolo, «c’è anche quella di uno scambio di persona nell’ambito di un regolamento di conti fra i clan della droga, famosi appunto per i loro metodi spietati. Corpi o pezzi di cadavere infilati in sacchi di caffè lasciati in luoghi prestabiliti sarebbero segnali già comparsi in passato».

Biologo ucciso in Colombia «vittima per errore della faida tra due bande» o…

Eppure al momento non sono emersi collegamenti fra il delitto e gli ambienti della criminalità organizzata. Non solo: la famiglia della vittima, che ha espresso profondo dolore per la perdita e ha richiesto un’indagine completa, lo descrive come una persona appassionata di viaggi e scoperte, con una carriera promettente nel campo della biologia. E, soprattutto, ribadisce che il giovane non aveva mai avuto alcun contatto con ambienti criminali o legati alla droga. Dunque? Si indaga su tutte le piste possibili e si ipotizzano le teorie più plausibili, per quanto inconcepibili.

Il cellulare della vittima sparito…

E allora, a dubbi, sospetti e incertezze, in questo mistero dell’orrore si aggiunge anche un elemento che pesa come un macigno sulla ricerca della verità: manca un movente. Per questo gli inquirenti al lavoro sul caso concentrano al momento tutte le speranze di poter rinvenire qualche indizio nel computer di Alessandro che è stato trovato in albergo, tanto più che il suo cellulare è sparito e non ce n’è traccia al momento.

Si cercano indizi sui Pc

Non solo. In base a quanto si apprende qualche indicazione utile potrebbe arrivare anche dai pc dei genitori e di due amici londinesi ai quali era applicata la geolocalizzazione, con la quale Gabriele Coatti e Sandra Lovati seguivano le tracce di quel figlio che da tre mesi girava per il Sudamerica con l’intenzione di stabilirsi lì.

E nell’intricata trama gialla spunta la presenza di una donna misteriosa

Infine, tra acquisizioni e riscontri, ricerche e supposizioni, spunta la fantomatica presenza di una misteriosa donna. Alcuni testimoni, riporta Repubblica, che hanno risposto all’invito del sindaco a fornire informazioni in cambio di una taglia da 10 mila euro, avrebbero fatto riferimento a una figura non meglio identificata con la quale Coatti sarebbe stato in contatto e a cui avrebbe promesso di portarla a Londra. Una donna che, però, avrebbe avuto una relazione con il capo di una banda criminale. Una pista da verificare, che acuisce gli aspetti oscuri ed enigmatici di una vicenda tutta ancora da chiarire e comprendere…

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di Greta Paolucci - 10 Aprile 2025