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Il precedente del 2003

Blackout alla spagnola: può succedere anche in Italia? Palazzo Chigi convoca una riunione per verificare i protocolli

Energia - di Maurizio Ferrini - 29 Aprile 2025 alle 18:19

Prevenire è meglio che intervenire in emergenza: alla luce di questo antico motto, il governo vuole evitare che un blackout metta in ginocchio l’Italia come è accaduto lunedì 28 aprile in Spagna, Portogallo e in parte della Francia.

Da fonti di Palazzo Chigi si apprende infatti che è stata convocata per i prossimi giorni una riunione a livello tecnico del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica. Alla riunione parteciperanno i rappresentanti delle Amministrazioni coinvolte. L’incontro, che si inserisce nel quadro delle periodiche attività di coordinamento istituzionale in materia di sicurezza nazionale, prevede una verifica dell’efficacia dei protocolli operativi già in essere e un aggiornamento delle misure da attivare in caso di emergenze analoghe a quelle recentemente affrontate da altri Paesi.

Mazzoncinini (Terna): un blackout in Italia? Da noi è successo nel 2003

“In Italia è successo nel 2003, qualunque rete elettrica potrebbe andare in black-out”, commenta l’amministratore delegato di A2a Renato Mazzoncini a margine dell’assemblea degli azionisti a Brescia. “Capirne le ragioni – spiega – richiede del tempo, giorni e settimane. Fu così anche da noi nel 2003”.

Riguardo al guasto che lunedì ha bloccato la rete della Penisola Iberica e di parte del Sud della Francia, secondo Mazzoncini, “sembra che sia dovuto a uno sbilanciamento della rete elettrica spagnola, ma non abbiamo elementi in più”. “L’unica cosa che posso dire – spiega – è che il termine resilienza, che oggi viene molto usato, è importante. Più una rete è resiliente, più è difficile che avvengano fenomeni di questa natura”. “Terna – sottolinea – ha investito molto in resilienza in Italia, più degli operatori delle altre reti europee”. Quello che si è verificato ieri “non è un black-out che nasce da eccessiva domanda, è un problema di gestione complessiva della rete”. “È presto per tirare le conclusioni – afferma Mazzoncini – ma di sicuro non è successo perché c’erano troppi condizionatori accesi”.

Foti: lavoriamo su contromisure efficaci, anche in caso di guerra ibrida

“Non parlo di cosa è successo in Spagna perché i fatti non sono stati ancora accertati. Noi in Europa abbiamo parlato in più occasioni, nel corso dei Consigli degli Affari generali, dei problemi relativi alla guerra ibrida, della necessità di avere delle contromisure efficaci ed efficienti, di avere dei monitoraggi periodici, di avere una forza anzitutto di prevenzione, ma poi anche di intervento nel caso in cui alcuni fenomeni si dovessero verificare“. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei e per il PNRR, Tommaso Foti.

“Una preparazione – aggiunge – che evidentemente necessita sempre di aggiornamenti, di qualificazione, e devo dire anche di una specializzazione che oggi le tecnologie impongono”. “A livello europeo vi è questa necessità”, ribadisce il ministro, “ci sono dei rapporti stilati da un ex presidente finlandese al riguardo. Stiamo cercando di mettere a nudo tutte le situazioni che si possono verificare, ma che devono avere una programmazione, una pianificazione precedente alle stesse”.

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di Maurizio Ferrini - 29 Aprile 2025